Tutte le novità
15 Ottobre 2023 - 16:22
Mentre Israele si prepara a un "attacco integrato e coordinato via aria, mare e terra" nella Striscia di Gaza, fa sapere che ha aperto un nuovo corridoio umanitario a Gaza secondo le ultime news di oggi, domenica 15 ottobre 2023. Sono centinaia di migliaia le persone fuggite dal nord di Gaza dopo l'avvertimento israeliano di evacuare. Ma Israele garantisce che avvierà "operazioni militari significative" nella Striscia di Gaza solo una volta che i civili se ne saranno andati. Intanto si muove la diplomazia su tutti i fronti.
L'esercito israeliano ha dichiarato che i preparativi per un "attacco integrato e coordinato dall'aria, dal mare e dalla terra" contro la Striscia di Gaza, governata da Hamas, sono in fase di completamento. La minaccia di un'invasione di terra incombe da quando, una settimana fa, i combattenti di Hamas hanno lanciato migliaia di razzi verso Israele, hanno violato le difese di confine e si sono scatenati nelle comunità del sud di Israele che ha quindi isolato lo stretto territorio palestinese sul Mar Mediterraneo e ha bloccato l'ingresso di cibo, carburante, acqua e medicinali.
Israele ha comunque avvisato che avvierà "operazioni militari significative" a Gaza una volta che vedrà che i civili se ne saranno andati. Lo ha detto alla Cnn il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (Idf). "La cosa importante su cui concentrarsi è che inizieremo operazioni militari significative solo quando vedremo che i civili avranno lasciato l'area", ha detto il tenente colonnello Jonathan Conricus aggiungendo: "E' davvero importante che la gente a Gaza sappia che siamo stati molto, molto generosi con il tempo. Abbiamo dato ampio preavviso, più di 25 ore".
Israele annuncia nuovo corridoio umanitario a Gaza
Israele ha annunciato l'apertura di un nuovo corridoio umanitario a Gaza, rendendo noto che non attaccherà la zona intorno a Salah al-Din Road dalle 10 alle 13 ora locale (dalle 9 alle 12 ora italiana). Lo riferisce il Jerusalem Post.
Israele nega attacco su corridoio umanitario: "Fake news di Hamas"
L'esercito israeliano ha fermamente smentito che le sue forze avrebbero colpito un corridoio per l'evacuazione dei palestinesi dal nord della Striscia di Gaza. "E' una notizia falsa", ha dichiarato il portavoce, Daniel Hagari, durante una conferenza stampa.
"Chi fa un uso cinico dei propri cittadini usandoli come scudi umani è Hamas", ha aggiunto Hagari, secondo cui l'organizzazione islamista palestinese sta diffondendo nel mondo "fake news manipolative".
Domani inizia evacuazione cittadini Usa da Israele via mare
Inizierà domani l'evacuazione via mare da Israele dei cittadini americani. Lo ha annunciato l'ambasciata statunitense nello Stato ebraico, precisando che le operazioni scatteranno alle 8 del mattino ora locale (le 7 in Italia) da Haifa verso Cipro. Gli Stati Uniti stanno anche preparando dei voli per chi intende lasciare il Paese mentre sembra avvicinarsi l'inizio delle operazioni di terra nella Striscia di Gaza.
Nyt: Israele prepara invasione Gaza con decine migliaia soldati
L'esercito israeliano si prepara a invadere la Striscia di Gaza "nei prossimi giorni" con "decine di migliaia di soldati", ha reso noto il New York Times, citando tre ufficiali delle forze armare di Tel Aviv, secondo i quali l'obiettivo dell'attacco è prendere il controllo della Striscia e "spazzare via" la leadership politica e militare di Hamas sull'enclave. Si tratterebbe della più grande operazione di terra condotta da Israele dalla guerra in Libano del 2006.
Ucciso altro comandante Hamas responsabile strage kibbutz
Intanto le forze armate israeliane hanno rivendicato l'uccisione in un raid a Gaza di Bilal al-Qadr, il comandante dell'unità di Khan Younis della Nukhba, reparto di elite di Hamas. Lo riporta il Jerusalem Post, precisando che l'operazione è stata diretta dallo Shin Bet e che al-Qadr è ritenuto responsabile per l'infiltrazione il 7 ottobre a Nirim e Nir Oz e delle successivi stragi nei due kibbutz meridionali. Ieri le forze israeliane avevano rivendicato l'uccisione di altri due alti esponenti di Hamas che hanno avuto un ruolo di primo piano nei massacri, Abu Murad e Ali Qadi.
Ieri le forze militari israeliane avevano rivendicato l'uccisione di Ali Muhammad Al Qadi (o Qadhi), il comandante "del disumano massacro" di sabato 7 ottobre contro Israele. Le forze israeliane hanno diffuso le immagini in bianco e nero del bombardamento, da parte di un drone, del sito in cui si sarebbe trovato al Qadi.
Esercito Israele: molti ostaggi tenuti sotto terra a Gaza
"La maggior parte degli ostaggi sono tenuti sotto terra in varie località" della Striscia di Gaza, ha riferito inoltre alla Cnn Conricus, precisando che la priorità dello Stato ebraico è salvare le persone sequestrate nonostante le difficoltà legate ai combattimenti in un'area urbana densamente popolata.
"E' estremamente difficile per qualsiasi esercito moderno combattere in un'area urbana così densamente popolata", ha affermato Conricus, spiegando che "sappiamo che Hamas dispone di un'elaborata rete di tunnel sia per scopi difensivi che offensivi, che sicuramente aumenta la complessità dei combattimenti, ma siamo preparati per questo". "I combattimenti saranno lenti. I progressi saranno lenti e noi saremo cauti, ma siamo molto determinati a trovare i terroristi di Hamas che attualmente si nascondono dietro i nostri civili nel sistema di tunnel di cui dispongono", ha aggiunto.
Un morto in attacco dal Libano contro Israele, Hezbollah rivendica
Un uomo di 40 anni è stato ucciso da un razzo anti tank partito dal Libano che ha colpito l'insediamento israeliano di Shtoula, lunga la Blue Line. Lo ha riferito Haaretz, secondo cui altre quattro persone sono rimaste ferite.
12 giornalisti uccisi in 8 giorni
E sono almeno 12 i giornalisti uccisi e 8 quelli feriti negli otto giorni di guerra tra Israele e Hamas. Lo ha denunciato il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), secondo cui si contano anche due reporter dispersi.
Arrestati 330 palestinesi in Cisgiordania da attacco Hamas
Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato in Cisgiordania 330 palestinesi ricercati, tra cui 190 sospetti affiliati a Hamas, dallo scorso 7 ottobre, giorno dell'attacco nei kibbutz meridionali dello Stato ebraico. Lo ha annunciato l'esercito di Tel Aviv, precisando che la notte scorsa sono stati arrestati 33 membri di Hamas.
Sale bilancio delle vittime a Gaza
E sale ancora il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza dopo le operazioni israeliane seguite all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, si contano finora almeno 2.329 morti e 9.042 feriti.
Blinken torna domani in Israele, rischio escalation
Intanto la diplomazia è al lavoro per evitare che il conflitto si allarghi. Il segretario di Stato americano Antony Blinken tornerà domani in Israele per incontrare il premier Benyamin Netanyahu, ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller. Il capo della diplomazia di Washington si trova oggi al Cairo, sesta tappa di una missione che da giovedì lo ha portato in Israele, Giordania, Qatar, Arabia Saudita, Bahrein ed Emirati arabi uniti.
Tuttavia gli Stati Uniti temono un'escalation della guerra tra Israele e Hamas e la prospettiva di un coinvolgimento diretto dell'Iran. Parlando alla Cbs, il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha parlato della possibilità di un nuovo fronte di battaglia al confine tra Israele e Libano e ha aggiunto: "Non possiamo escludere che l'Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci ad ogni possibile eventualità. È un rischio di cui siamo consapevoli fin dall'inizio del conflitto".
"È per questo - ha spiegato Sullivan - che il presidente ha agito in modo così rapido e deciso per spostare una portaerei nel Mediterraneo orientale, per avere aerei nel Golfo, perché ha inviato un messaggio molto chiaro a qualsiasi Stato o entità che cercasse di approfittare di questa situazione".
Sullivan ha poi reso noto essere stato informato da rappresentanti del governo israeliano che il flusso di acqua verso Gaza sud è stato ripristinato. "Questa mattina i miei colleghi israeliani, mi hanno detto che hanno riaperto gli acquedotti nel sud di Gaza". L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, aveva denunciato ieri che gli oltre due milioni di abitanti della Striscia di Gaza si trovano in una situazione di “vita o di morte” a causa della mancanza d’acqua.
Arabia Saudita: "Impegnati per fermare escalation"
L'Arabia Saudita lavora per fermare "l'escalation militare" tra Israele e Hamas e rifiuta gli attacchi contro "i civili" a Gaza e le infrastrutture che "influiscono sulla loro vita quotidiana". Lo ha dichiarato il leader 'de facto' del regno del Golfo, Mohammed bin Salman, nel corso del colloquio avvenuto questa mattina con il segretario degli Stati Uniti, Anthony Blinken.
Secondo l'agenzia di stampa ufficiale saudita Spa, durante l'incontro Mbs ha sottolineato "la necessità di lavorare per discutere il modo per fermare le operazioni militari che hanno causato la morte di persone innocenti" e ribadito l'impegno saudita per "calmare la situazione, fermare l'attuale escalation e rispettare il diritto umanitario internazionale, inclusa la revoca dell'assedio di Gaza". Mbs ha anche auspicato "un percorso di pace per garantire che il popolo palestinese ottenga i suoi diritti legittimi e raggiunga una pace giusta e duratura".
Egitto propone summit regionale e internazionale su futuro causa palestinese
L'Egitto dal canto suo ha lanciato l'invito a un summit regionale e internazionale sul futuro della causa palestinese, prima dell'arrivo al Cairo del segretario di Stato americano Antony Blinken. Aiuti internazionali stanno arrivando da giorni nel Sinai, in attesa di essere trasferiti nella Striscia di Gaza. "La reazione israeliana va al di là del diritto all'autodifesa, equivale a una punizione collettiva", ha detto poi il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi, parlando con il segretario di Stato americano Blinken. "Noi respingiamo totalmente gli attacchi contro i civili", ha denunciato.
Iran avverte: "Nessuno può garantire controllo situazione se Israele invade Gaza"
"Nessuno può garantire" il controllo della situazione se Israele invade Gaza, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, mentre sembra avvicinarsi il momento dell'inizio dell'operazione di terra israeliana nella Striscia.
"Se gli attacchi del regime sionista contro i cittadini indifesi e il popolo di Gaza continuano, nessuno potrà garantire il controllo della situazione e che i conflitti non si allarghino", ha detto Amir-Abdollahian durante un incontro con l'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri di Teheran.
E il presidente iraniano Ebrahim Raisiin un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito che "la situazione diventerà più complicata e il conflitto si allargherà" se continuano "i crimini" di Israele nella Striscia di Gaza.
Cina: "Sosteniamo causa palestinese"
La Cina sostiene la "giusta causa dei palestinesi, nel proteggere i loro diritti nazionali", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Wang Yi, parlando al telefono con la sua controparte iraniana, Hossein Amir-Abdollahian. "La radice della crisi fra Israele e Palestina è che il diritto palestinese a uno stato è stato messo da parte da tempo", ha aggiunto Wang.
Le azioni di Israele a Gaza sono andate "oltre l'ambito dell'autodifesa" e il governo di Tel Aviv deve "cessare la punizione collettiva degli abitanti di Gaza", ha dichiarato Wang, durante un colloquio telefonico ieri con il suo omologo saudita, il principe Faisal bin Farhan. Wang, riporta oggi una nota del ministero degli Esteri di Pechino, ha auspicato che "tutte le parti agiscano per non aggravare la situazione e tornino al tavolo delle trattative il prima possibile".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo