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Battaglia a Gaza, per Israele «nuova fase della guerra»

Battaglia a Gaza, per Israele «nuova fase della guerra»

Una "nuova fase della guerra". Parla così il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, secondo quanto riporta Haaretz mentre si intensificano le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza, controllata da Hamas, dopo il terribile attacco sferrato dal gruppo il 7 ottobre in Israele. Gallant, riporta il giornale, ha assicurato che l'operazione militare nell'enclave palestinese "continuerà fino a nuovo ordine".

"Siamo passati a una nuova fase della guerra - ha detto Gallant - La notte scorsa la terra a Gaza ha tremato". "Abbiamo attaccato i terroristi a tutti i livelli, ovunque", ha aggiunto.

Tank israeliani a Gaza: "Colpiti 150 obiettivi, uccisi comandanti Hamas"

Decine i tank israeliani entrati nella notte a Gaza per una operazione di terra "più estesa", studiata per colpire "con forza" sul territorio obiettivi di Hamas. Mentre è in corso la battaglia, le Idf annunciano di aver ucciso stanotte due capi di Hamas . Al Jazeera intanto racconta di "esplosioni che hanno illuminato i cieli" della Striscia nella notte, con il "bombardamento più intenso" sull'enclave palestinese dall'inizio della guerra.

"Stiamo combattendo un nemico più debole", ha intanto dichiarato in conferenza stampa il portavoce militare delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, confermando l'uccisione nella notte di altri comandanti dell'organizzazione terrorista. "La loro uccisione rappresenta una passo avanti significativo nei combattimenti e significa che combatteremo un nemico più debole", ha affermato il contrammiraglio.

Le Idf sono entrate nella notte nel nord della Striscia di Gaza e resteranno ''sul campo'' ampliando le operazioni di terra, ha spiegato ancora aggiungendo che l'esercito israeliano continuerà anche a condurre attacchi dal cielo e dal mare.

''Forze di fanteria, corazzate, del genio e di artiglieria partecipano all'attività accompagnate dal fuoco aereo'', ha spiegato, sottolineando che ''le forze di terra sono ancora'' a Gaza e ''continuano i combattimenti''. Finora nessun soldato è stato ferito nell'operazione di terra a Gaza, ha detto Hagari.

Riportare in Israele gli ostaggi rapiti da Hamas ''è uno sforzo nazionale di massima importanza'', ha detto ancora, aggiungendo che ''stiamo operando secondo gli obiettivi stabiliti: smantellare Hamas, proteggere i confini e compiere uno sforzo nazionale per riportare a casa gli ostaggi''.

''Prenderemo le decisioni operative più corrette, avendo questi obiettivi come nostra bussola'', ha aggiunto Hagari, definendo ''uno sforzo nazionale della massima importanza'' quello per ''riportare a casa gli ostaggi''. E ''tutte le nostre attività, operative e di intelligence, sono finalizzate alla realizzazione di questo obiettivo", ha sostenuto.

"Nella notte, aerei da combattimento dell'Idf hanno colpito Asem Abu Rakaba, il capo della squadra aerea di Hamas. Abu Rakaba - spiegano su X le forza di difesa israeliane - era responsabile degli Uav, dei droni, dei deltaplani, del rilevamento aereo e della difesa di Hamas. Ha preso parte alla pianificazione del massacro del 7 ottobre e ha comandato i terroristi che si sono infiltrati in Israele con il deltaplano ed è stato responsabile degli attacchi con droni alle postazioni dell'Idf".

Ucciso anche il comandante delle forze navali di Hamas della Brigata di Gaza City, Rateb Abu Sahiban, in un attacco aereo notturno. In una nota l'Idf spiega che Abu Sahiban aveva pianificato un tentativo di infiltrazione di Hamas via mare il 24 ottobre, poi sventato dalle forze della marina israeliana.

Le Idf hanno inoltre colpito 150 obiettivi sotterranei nel nord della Striscia nella notte. Lo fa sapere l'esercito israeliano in una nota, spiegando che tra gli obiettivi colpiti ci sono quartier generali sotterranei e infrastrutture militari.

''Aerei da combattimento hanno attaccato nella notte circa 150 obiettivi sotterranei nel nord della Striscia di Gaza. Durante l'attacco, terroristi dell'organizzazione terroristica Hamas sono stati eliminati e i tunnel di combattimento, gli spazi di combattimento sotterranei e altre infrastrutture terroristiche sotterranee sono stati distrutti'', affermano le Idf.

I militari delle Forze di difesa israeliane hanno intanto fatto sapere di aver arrestato anche dieci miliziani di Hamas questa mattina in Giudea e Samaria, in Cisgiordania. Il Jerusalem Post spiega che continuano le operazioni di sicurezza nell'area.

Le Idf confermano inoltre di aver effettuato nella notte un attacco aereo contro un obiettivo di Hezbollah nel sud del Libano. Si tratta, secondo quanto reso noto, di una "risposta" per quanto avvenuto ieri quando è stato denunciato il lancio di diversi razzi, sparati dal Libano in direzione di Israele e caduti in territorio siriano.

Israele, nuovo avvertimento alla popolazione di Gaza: "Andate a Sud per vostra sicurezza"

Le Forze di difesa israeliana hanno quindi lanciato un nuovo avvertimento alla popolazione del nord della Striscia di Gaza, chiedendo loro di spostarsi al sud dell'enclave palestinese. In quello che ha definito ''un messaggio urgente per la vostra sicurezza'', il portavoce dell'Idf Hagari si è rivolto alla ''popolazione di Gaza City e del nord della Striscia di Gaza'', chiedendo loro di ''spostarsi temporaneamente al sud''. E ''non si tratta di una mera precauzione'', ma di ''un appello urgente per la sicurezza dei civili di Gaza''.

In un videomessaggio condiviso sulla rete social X, Hagari ha ripetuto due volte la necessità che la popolazione di Gaza si trasferisca al sud e lo deve fare ''immediatamente''. Si tratta di ''una misura temporanea'', ha poi aggiunto, spiegando che ''sarà possibile tornare al nord una volta che cesseranno le ostilità''.

Hagari ha quindi detto agli abitanti di Gaza che ''Hamas mette in pericolo le vostre vite mettendo armi e nascondendo uomini in strutture civili, tra cui scuole, moschee e ospedali''. Il portavoce militare ha spiegato che ''l'intento delle Idf è quello di neutralizzare la minaccia di Hamas con precisione e intensità''. Hagari ha detto che ''non dimenticheremo'' il massacro compiuto da Hamas, che lo scorso ''7 ottobre ha ucciso donne, uomini, bambini e neonati, ha stuprato, bruciato persone vive'' e ''non dimenticheremo i 200 ostaggi''.

Sirene al confine Israele-Gaza

Sirene di allarme missilistico stanno intanto suonando nelle zone del sud di Israele al confine con la Striscia di Gaza. Lo rende noto l'esercito israeliano.

Il Times of Israel cita in particolare l'allarme suonato a Nahal Oz, vicino al confine con Gaza. Al momento non ci sono notizie di feriti o danni nella comunità, che è stata in gran parte evacuata dai residenti dopo l'attacco subito lo scorso 7 ottobre. Suonano le sirene anche ad Ashkelon, riferiscono i media israeliani.

Libano, ambasciata Usa: "Connazionali lascino Paese"

L'Ambasciata degli Stati Uniti a Beirut invita i propri cittadini a "lasciare il Libano ora". E' quanto si legge in una dichiarazione pubblicata sul sito dell'Ambasciata Usa. "Il Dipartimento di Stato raccomanda che i cittadini statunitensi in Libano partano ora, mentre i voli commerciali rimangono disponibili, a causa dell'imprevedibile situazione della sicurezza", si legge.

Erdogan: "Israele fermi attacchi, basta follie"

Il leader turco Recep Tayyip Erdogan chiede a Israele di "fermare gli attacchi" contro Gaza, di "uscire dallo stato di follia". "I bombardamenti israeliani contro Gaza che continuano ad aumentare e si intensificano hanno nuovamente preso di mira donne, bambini e civili innocenti, intensificando la crisi umanitaria", si legge in un messaggio diffuso stamani sul social X. Erdogan chiede ai turchi di unirsi al "Grande raduno per la Palestina" previsto per questo pomeriggio all'aeroporto Ataturk di Istanbul come testimonianza di sostegno ai palestinesi.

Siria, base militare Usa attaccata da droni

Una base militare degli Stati Uniti vicino al giacimento petrolifero di Al-Omar, nella Siria orientale, è stata attaccata con droni. Lo ha riferito il canale televisivo Al Mayadeen, spiegando che si sono verificate forti esplosioni nella base, ma non fornendo dettagli su vittime o danni.

La tv riferisce inoltre che i droni hanno colpito anche l'aeroporto di Harrab al-Jair nella provincia di Hasakah, utilizzato dalle forze americane di stanza in Siria.

La responsabilità di questi attacchi è stata rivendicata dalla Resistenza Islamica dell'Iraq, che comprende miliziani dei gruppi armati sciiti che hanno combattuto contro i terroristi del gruppo Stato Islamico, l'Isis.

Oms e Unicef: "Persi contatti con staff a Gaza"

L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha perso i contatti con il suo staff nella Striscia di Gaza. Lo ha scritto in un tweet il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, affermando che ''le notizie degli intensi bombardamenti su Gaza sono estremamente angoscianti'' e ''non siamo più in contatto con il nostro personale e le strutture sanitarie. Sono preoccupato per la loro sicurezza''.

"Abbiamo perso i contatti con i nostri colleghi di Gaza. Sono estremamente preoccupata per la loro sicurezza e per un'altra notte di orrore indicibile per un milione di bambini a Gaza. Tutti gli umanitari, i bambini e le famiglie devono essere protetti", ha dichiarato Catherine Russell, direttore regionale dell'Unicef, in una nota.

Italia pronta a fornire supporto umanitario, attive navi Marina

"L’Italia è pronta a fornire supporto umanitario alla popolazione interessata dal conflitto in atto in Medio Oriente. Il Pattugliatore Polivalente d’Altura Thaon di Revel della Marina Militare, precauzionalmente rischierato a Cipro nei giorni scorsi, per poter rapidamente raggiungere le acque antistanti Israele/Gaza, è pronto a imbarcare materiale umanitario in afflusso dalla base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi in afflusso a Cipro con vettori aerei dell’Aeronautica Militare e altro materiale reso disponibile dalla CRI. Inoltre, due Fregate Multimissione della Marina Militare sono già in zona e una nave anfibia sta raggiungendo l’area per l’eventuale evacuazione umanitaria di personale nonché per il trasporto di ulteriore materiale di prima necessità. Le predette attività sono seguite direttamente dal Ministro della Difesa e coordinate dal Comando Operativo di vertice Interforze". E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

"Operazione avanti finché Hamas non sarà sradicato"

''Vogliamo andare a fondo della nostra operazione fino a quando Hamas non sarà sradicato''. Così intanto l'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar all'edizione straordinaria del Tg1. Rispetto all'escalation di questa notte, Bar ha detto che ''non so se sia cambiato molto, le nostre priorità sono liberare gli ostaggi e rimuovere la minaccia di Hamas. Abbiamo condotto un'operazione terrestre, marittima e aerea. Nel contempo si continuano a scoprire vittime e abbiamo a cuore la sorte dei nostri ostaggi''.

''Il popolo di Gaza non è nostro nemico. Il nostro nemico è Hamas, che ha ucciso degli innocenti'', ha detto ancora Alon Bar, aggiungendo: ''Noi stiamo cercando di colpire Hamas, che ha enormi depositi di carburante che rappresentano una minaccia perché possono costituire un mezzo per ulteriori attacchi'', ha precisato.

''Ovviamente noi cerchiamo di portare aiuti umanitari attraverso il valico controllato da noi, ma che era stato danneggiato da Hamas. Israele sta cercando di fornire assistenza umanitaria attraverso questo canale, ma Hamas è responsabile anche delle interruzioni di approvvigionamenti umanitari'', ha poi detto riferendosi al valico di Keren Shalom.

La risoluzione Onu, il no di Israele, l'astensione dell'Italia

Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen ha intanto criticato la "spregevole" risoluzione delle Nazioni Unite che sollecita il cessate il fuoco. "Israele intende eliminare Hamas proprio come il mondo ha affrontato i nazisti e l'Isis", ha spiegato Cohen.

L'Italia si è astenuta dal votare la risoluzione presentata dalla Giordania e sostenuta dagli Stati arabi "per tre ragioni: perché manca la condanna chiara e senza ambiguità degli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso a Israele; perché manca il riconoscimento del diritto di ogni Stato sotto attacco, in questo caso Israele, a difendersi in linea con il diritto internazionale e umanitario e perché manca l'imperativo che è quello del rilascio immediato e senza condizioni degli ostaggi". Ad affermarlo è Maurizio Massari, il rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York spiegando l'astensione dell'Italia alla risoluzione e sottolineando che l'Italia "nonostante riconosca gli sforzi fatti dai Paesi arabi, questi non sono stati sufficienti per spingerla a votare a favore della risoluzione". L'Italia, spiega ancora, "è e sarà con fermezza solidale verso Israele: per noi la sicurezza di Israele non è negoziabile".

Cessate il fuoco, Hamas: "Nessun negoziato in corso"

"Non sono in corso negoziati con Israele" per un potenziale cessate il fuoco o scambio di prigionieri. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'Al Jazeera', è un portavoce di Hamas, Osama Hamdan. "Ci sono stati colloqui e ci sono stati sforzi politici per raggiungere un tale accordo", ma non ci sono "colloqui" a causa dell'intensificarsi dei bombardamenti israeliani a Gaza, ha spiegato Hamdan sottolineando che "le forze israeliane si stanno "muovendo verso i confini di Gaza da diversi punti".

"È chiaro che hanno iniziato l'invasione di terra, ma sono preoccupati per le conseguenze, sono preoccupati per ciò che potrebbe accadere sul terreno e stanno affrontando una resistenza molto forte", sostiene Hamdan ad 'Al Jazeera'.

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