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08 Gennaio 2024 - 08:44
Nel giorno della visita del segretario di Stato Usa Antony Blinken in Israele, una manifestazione di protesta contro il governo del premier Benjamin Netanyahu si sta svolgendo davanti alla Knesset, il Parlamento israeliano a Gerusalemme, per chiedere ''elezioni subito''. Con un sit-in, i manifestanti stanno impedendo l'ingresso in Aula dei deputati.
La protesta davanti alla Knesset
"Tutte le speranze illustrate dal governo in occasione di questo momento di emergenza sono state distrutte dal fallimento delle loro azioni, espresse dalla loro disfunzione, dall'abbandono degli ostaggi, dal danno fatale alla reputazione internazionale di Israele, dal loro continuo incitamento e divisione e dal dirottamento dei bilanci a favore degli interessi personali a scapito del pubblico'', affermano gli organizzatori in una nota. "Siamo venuti alla Knesset per chiedere elezioni subito, l'immediata sostituzione del governo e l'espulsione degli estremisti", aggiungono.
"No rimpasto governo Israele, Netanyahu non licenzierà ministri"
Non è previsto alcun rimpasto di governo in Israele, nonostante le pressioni. Come riporta l'emittente televisiva pubblica Kan, il primo ministro Benjamin Netanyahu non ha alcuna intenzione di rimuovere dall'incarico nessuno dei suoi ministri. Quello a cui sta pensando Netanyahu, prosegue Kan, è la chiusura dei ministeri considerati ''minori''. In questo contesto sono in corso colloqui per fornire una ''compensazione'' ai ministri interessati e, secondo indiscrezioni, a loro sarebbe garantito un posto nel governo, ma senza portafoglio.
Un'altra opzione potrebbe essere quella di offrire al ministro rimasto senza dicastero la guida dell'organismo governativo Tkuma (resurrezione in ebraico) creato dopo il massacro sferrato da Hamas lo scorso 7 ottobre. L'organismo è incaricato di gestire la ricostruzione delle comunità della Striscia di Gaza devastate dai terroristi di Hamas. Netanyahu spera di illustrare la sua decisione durante la riunione di governo prevista per giovedì, quando il premier spera anche di ottenere l'approvazione del bilancio di guerra per il 2024 presentato dal ministro delle Finanze Bezalel Smotrich.
Incontro Blinken- Netanyahu, le richieste del segretario di Stato Usa
Blinken incontrerà oggi il premier israeliano Benjamin Netanyahu al quale chiederà di annunciare la fine della ''fase militare'' della guerra nella Striscia di Gaza e di passare a ''raid mirati'', secondo quanto annunciato dall'emittente tv israeliana Channel 12. Dopo aver visitato la Turchia, la Grecia, la Giordania e il Qatar, Blinken incontrerà oggi le autorità locali negli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita nel tentativo di convincerli a usare la loro influenza per evitare una escalation del conflitto. ''Questo è un conflitto che facilmente può avere un rischio di metastasi con più insicurezza e ancora più insofferenza'', ha dichiarato Blinken incontrando i giornalisti in Qatar
Ministero Sanità di Gaza: 73 morti in 24 ore, 22.800 da inizio guerra
Sono 73 i palestinesi che hanno perso la vita e 99 quelli che sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza a causa dei raid aerei israeliani. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza aggiornando a 22.800 il bilancio dei morti nell'enclave palestinese dallo scorso 7 ottobre, mentre oltre 58mila persone sono rimaste ferite.
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