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17 Marzo 2024 - 19:32
Vladimir Putin è in testa nelle elezioni presidenziali in Russia con l'87,8% dei voti. Lo indicano gli exit poll citati dall'agenzia Ria Novosti. Secondo il sondaggio condotto dalla Fom, il secondo candidato a ricevere più voti è stato Nikolay Kharitonov, del Partito comunista, con il 4,7%. A seguire Vladislav Davankov, del Partito dei nuovi popolari, con il 3,6% e Leonid Slutsky, del partito Liberal democratico, con il 2,5%.
Nell'ultimo dei tre giorni di voto c'è stato un record di affluenza alle urne. Secondo quanto riferito dalla commissione elettorale centrale russa, alle 16 ora locale, le 14 in Italia, si era recato a votare per le presidenziali il 70,1% degli elettori, ben oltre il 67,5% di sei anni fa.
Vladimir Putin è "un assassino" e un "gangster", ha detto ai giornalisti davanti all'ambasciata russa a Berlino la leader dell'opposizione Yulia Navalnaya, vedova di Alexei.
La 'protesta di mezzogiorno' ha caratterizzato la terza e ultima giornata delle elezioni presidenziali. Il voto è destinato a garantire al presidente Vladimir Putin, 71 anni, che domina la politica russa da quasi un quarto di secolo, un altro mandato di sei anni fino al 2030. Il Cremlino ha organizzato il voto in modo da dimostrare il presunto alto livello di fiducia della popolazione in Putin e il sostegno alla sua guerra contro l'Ucraina si legge sulla 'Dpa'.
Mezzogiorno contro Putin, migliaia in fila ai seggi e oltre 70 arresti
Migliaia di persone in tutta la Russia, non solo a Mosca e San Pietroburgo, ma anche a Ekaterinburg, Voronezh, Irkutsk, Vladivostok, Novosibirk, si sono presentate ai seggi a mezzogiorno, aderendo all'appello lanciato da Yulia Navalnaya per protestare contro Vladimir Putin, vincitore sicuro delle elezioni presidenziali che si chiudono oggi, dopo tre giorni di voto (di più nei territori occupati dell'Ucraina, dove i seggi sono stati aperti prima). Sono state arrestate 74 persone in 17 città diverse del Paese, registra Ovd-Info.
Anche all'estero si sono formate lunghe code di fronte alle sedi diplomatiche russe in cui erano stati allestiti seggi: in particolare, a Vilnius a mezzogiorno almeno 700 persone erano in coda di fronte all'ambasciata russa. Navalnaya è apparsa di fronte all'ambasciata a Berlino, dove è stata accolta dagli abbracci di numerosi russi che avevano accolto il suo appello a votare a mezzogiorno.
Mosca: "Gli oppositori non ci hanno fermato"
Gli "oppositori" della Russia in Occidente non sono riusciti a interrompere le elezioni presidenziali russe all'estero e a scoraggiare i cittadini russi dall'esercitare i loro diritti, ha affermato in un briefing presso la Commissione elettorale centrale russa il vice ministro degli Esteri, Evgeny Ivanov.
"Possiamo affermare con sicurezza che i nostri oppositori non sono riusciti a indebolire le elezioni presidenziali russe tra i nostri cittadini all'estero e a scoraggiarli dall'esercitare il loro diritto costituzionale di scegliere la via dello sviluppo del nostro Paese", ha detto Ivanov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Mosca: abbattuti 35 droni, colpito seggio a Zaporizhzhia, a fuoco raffineria
Intanto il ministero della Difesa di Mosca riferisce di aver abbattuto 35 droni ucraini in otto regioni russe, parlando del secondo attacco più grande avvenuto nella regione meridionale di Krasnodar, dove è stata colpita una raffineria. Mentre il leader dell'amministrazione russa di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov, ha denunciato che due droni ucraini hanno colpito un seggio, provocando un incendio, ma senza causare vittime.
Secondo il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, le difese aree hanno abbattuto due aerei senza pilota sul distretto di Domodedovo, dove si trova l'aeroporto. Altri due droni soni stati abbattuti sui distretti di Ramenskoye e Stupino. Non si registrano danni né vittime.
Molotov esplode a seggio ambasciata a Chisinau
Un ordigno molotov è esploso nel seggio dell'ambasciata di Chisinau. Fumo e fiamme si sono sviluppate nel cortile dell'edificio in cui erano in coda decine di persone. Un uomo è stato arrestato. Secondo i testimoni, l'esplosione sarebbe avvenuta mentre una persona aveva urlato "odio la Russia". Altri sei seggi sono stati aperti, ma senza il consenso della Moldova, nella regione della Transnistria.
Mosca: "Sventati 280mila cyber attacchi contro voto elettronico"
Sventati 280mila cyber attacchi contro il sistema di voto elettronico dall'inizio delle elezioni presidenziali in Russia, ha denunciato la presidente della Commissione elettorale, Ella Pamfilova. "Tutti gli attacchi di Ddos sono stati bloccati dai nostri sistemi per la sicurezza dei dati interni e di protezione forniti da Rostelecom e da Roskmnadzor", ha affermato.
Secondo esperti indipendenti di leggi elettorali in Russia e all'estero, le condizioni del voto non sono né libere né corrette: l'opposizione è esclusa e i tre candidati autorizzati all'opposizione sono considerati fedeli al Cremlino. Numerosi rapporti mostrano che vengono esercitate pressioni sui russi affinché partecipino alle elezioni. Già sabato pomeriggio, l'amministrazione elettorale centrale ha riferito che più della metà dei circa 114 milioni di elettori aventi diritto aveva votato nei seggi o online.
Diverse forze di opposizione hanno invitato i cittadini a recarsi alle urne domenica a mezzogiorno esatto del loro fuso orario. Le code che si formano davanti ai seggi elettorali dovrebbero dare l'impressione che molte persone non siano d'accordo con Putin e le sue politiche. Si teme che la protesta possa portare ad arresti. Le autorità hanno avvertito gli elettori di non partecipare alla campagna, che a loro dire mostrerebbe "segni di attività estremista".
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