Tutte le novità
16 Maggio 2015 - 12:01
Pena capitale per aver organizzato un'evasione di massa dal carcere
IL CAIRO. L'ex presidente egiziano Mohammed Morsi è stato condannato a morte per aver organizzato un'evasione di massa dal carcere di Wadi El-Natroun al Cairo durante la Rivoluzione del 25 gennaio 2011 contro il regime di Hosni Mubarak. Insieme a Morsi evasero altri 30 detenuti, mentre oltre 20mila fuggirono da altri carceri dell'Egitto, tra cui membri del movimento libanese di Hezbollah e militanti palestinesi di Hamas. Insieme ad altri 132 coimputati, Morsi è accusato di evasione, attacco al carcere e omicidio di agenti il 28 gennaio 2011. La sentenza è stata emessa da un tribunale del Cairo.
Insieme a Morsi, il Tribunale penale del Cairo ha condannato a morte altri due esponenti di spicco dei Fratelli Musulmani, il numero due della Confraternita Khairat al-Shater e il segretario generale Mohammed el-Beltagi.
Ora la parola finale spetterà al Grand Mufti, la massima autorità legale islamica dell'Egitto, che dovrà decidere se approvare le condanne a morte. L'invio della sentenza al Gran Mufti è il primo passo nell'iter legale necessario ad applicare la pena capitale. La decisione del Mufti non è vincolante, ma dopo la sua decisione il tribunale emetterà un verdetto finale, previsto per Morsi il 2 giugno. Una volta che questo sarà reso noto, gli imputati potranno ricorrere in appello.
Il mese scorso il deposto presidente islamico era già stato condannato a 20 anni per incitamento alla violenza contro i manifestanti del 2012, quando era alla guida dell'Egitto.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo