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05 Giugno 2018 - 15:54
Si rischia lo scontro
Si rischia lo scontro sul regolamento di Dublino. A essersi detti contrari alla riforma, oltre all'Italia con il neo ministro dell'Interno Salvini (assente per il voto di fiducia al governo) che aveva annunciato nei giorni scorsi il "no alle nuove politiche di asilo", anche la Germania oggi si è detta contraria. "Aperti ad una discussione costruttiva" sulla proposta della presidenza bulgara in materia di riforma del diritto di asilo e in particolare del regolamento di Dublino "ma non pronti ad accettarla" nella sua attuale forma, ha dichiarato il sottosegretario Stephen Mayer al suo arrivo a Lussemburgo per prendere parte al vertice dei ministri dell'Interno dell'Unione. "Non è solo l'Italia ad essere contraria", ha affermato Mayer.
Nel frattempo si profila un asse tra l'Italia e l'Austria che considera il governo italiano un "alleato forte" in materia di immigrazione, ha detto il ministro dell'Interno austriaco, Herbert Kickl, a Lussemburgo. "Non credo che abbiamo una possibilità realistica di compromesso qui", sono le parole di Kickl riportate dai quotidiani Standard e Kurier, che fanno riferimento ad un colloquio telefonico in programma oggi tra il ministro austriaco e Matteo Salvini. "Sono felice per ogni alleato che metta l'interesse degli stati membri al centro delle riflessioni", ha detto Kickl.
Con l'imminente presidenza austriaca dell'Ue, Kickl punta ad un "cambiamento di modello" in materia di immigrazione, "forse qualcosa di simile ad una piccola rivoluzione copernicana del sistema di asilo". "La protezione dei confini esterni rappresenta una componente -ha affermato il ministro austriaco- ma non l'intera verità". E' indispensabile, ha ribadito, evitare un compromesso che lascerebbe tutti insoddisfatti e, parallelamente, non verrebbe rispettato: "A volte è meglio evitare di compiere una sciocchezza e prendersi un po' di tempo".
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