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Altro orrore dell'Isis: chiusi in gabbia e annegati

Altro orrore dell'Isis: chiusi in gabbia e annegati

Atroce morte per cinque persone accusate di essere delle "spie"

MOSUL. Non sembra conoscere limiti la ferocia dei miliziani del sedicente Stato islamico. Dopo le mutilazioni e le crocifissioni, i jihadisti hanno diffuso un nuovo video che mostra per la prima volta una nuova punizione per i loro prigionieri. Nel video, cinque presunte spie della coalizione internazionale anti-Isis vengono filmate mentre "confessano" la loro colpa, prima di essere rinchiuse in una gabbia e uccise per annegamento in una piscina, nei pressi di Mosul, in Iraq.

Il video, con un logo in cui appare la bandiera dell'Isis e la scritta "Provincia di Ninive", ha il titolo enigmatico "Se tornate, torneremo". È girato da professionisti, che indugiano su primi piani e inquadrature "suggestive". Mostra la gabbia con i cinque prigionieri che viene calata lentamente nella piscina piena d'acqua con l'aiuto di una carrucola. Quattro telecamere montate sulle sbarre calano in acqua insieme alla gabbia e riprendono gli ultimi drammatici istanti di vita dei prigionieri.

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