Tutte le novità
12 Marzo 2019 - 16:30
Aumentano Paesi e compagnie che impongono lo stop al velivolo
Aggiornamento software e chiusura dei cieli in diversi Stati. La Boeing ha annunciato di aver programmato l'aggiornamento del programma usato dai 737 MAX, gli apparecchi identici a quello dell'Ethiopian Airlines che - per cause ancora da accertare - domenica è precipitato poco dopo il decollo provocando la morte di 157 persone. La Boeing sta collaborando con la FAA per sviluppare l'upgrade.
E mentre aumentano Paesi e compagnie che impongono lo stop al velivolo, "la Federal Aviation Administration degli Stati Uniti - sottolinea Boeing - non sta richiedendo ulteriori azioni al momento, e sulla base delle informazioni attualmente disponibili, non abbiamo alcuna base per emettere nuove linee guida per gli operatori".
A Singapore, la SilkAir ha deciso di fermare i propri aerei. In Corea del Sud, analogo provvedimento è stato adottato dalla low cost Eastar Jet, che svolgerà la propria attività senza i due 737 in dotazione. Un solo apparecchio, invece, è a disposizione della sudafricana Comair, che ha spento il motore del suo 737 MAX 8. Dall'altra parte del pianeta, la messicana AeroMexicoha formalizzato lo stop temporaneo dell'attività di 6 apparecchi fino a quando non saranno resi noti i risultati dell'inchiesta sull'incidente di domenica. In Argentina si è attivato il sindacato dei piloti, che ha esortato i propri iscritti a non sedersi ai comandi di nessuno dei 5 aerei in dotazione all'Aerolineas Argentinas fino a quando non sarà garantita la sicurezza delle operazioni. La compagnia, quindi, dal proprio sito ha annunciato la sospensione dei voli commerciali dei propri 737 MAX 8. Stesso step anche per la Cayman Airways. In Brasile, la Gol ha spento i motori di 7 apparecchi. Anche la compagnia aerea low cost Norwegian Air Shuttle ha reso noto di aver sospeso i voli. La compagnia, che nella sua flotta ha 18 vettori del modello, ha detto che avrebbe continuato a far volare gli oltre 110 aerei Boeing 737-800.
Sospensione temporanea anche in Malaysia nello spazio aereo del paese. L'authority nazionale per l'aviazione civile ha motivato la decisione facendo riferimento ai "due incidenti fatali che hanno coinvolto il Boeing 737 MAX 8 in meno di 5 mesi". Ad ottobre, in Indonesia, è infatti precipitato un altro apparecchio. Nessuna compagnia aerea della Malaysia utilizza il velivolo in questione.
E il principale operatore di viaggi in Europa, Tui, sta fermando i voli con il modello Boeing 737 MAX 8 su tutte le compagnie aeree del gruppo. La società ha detto che sta seguendo la direttiva della British Civil Aviation Authority.
Diverso, invece, il quadro in India. L'authority per l'aviazione civile ha stabilito che le compagnie possono continuare a utilizzare i Boeing 737 MAX 8, in presenza però di controlli estremamente rigorosi. Le nuove linee guida prevedono check supplementari e richiedono la presenza, in cabina, di piloti con almeno 1.000 ore di volo e co-piloti con almeno 500 ore. Le misure sono vincolanti per tutte le compagnie che operano nello spazio aereo indiano.
TRUMP - "Gli aerei stanno diventando troppo complicati per volare. I piloti non sono più necessari, piuttosto servono scienziati informatici del MIT". Donald Trump, con un tweet, si esprime così a due giorni dal disastro. "Lo vedo continuamente in molti prodotti. Si cerca sempre di fare un passo avanti non necessario, quando spesso è decisamente meglio ciò che è vecchio e più semplice" aggiunge il presidente degli Stati Uniti. "Bisogna prendere decisioni nel giro di un secondo e la complessità crea pericolo. Tutto questo comporta costi enormi e guadagni minimi. Non so voi, ma io non voglio che Albert Einstein sia il mio pilota. Voglio grandi professionisti del volo a cui sia permesso di prendere facilmente e rapidamente il controllo di un aereo".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo