Tutte le novità
08 Luglio 2015 - 21:05
Domenica il giorno decisivo, convocato un vertice con i 28 membri
Non si esclude l’uscita di Atene, timori della Federal Reserve
BRUXELLES. La Grecia presenterà oggi all’Eurozona un programma “credibile” di riforme, ma nel frattempo il governo di Atene ha già avanzato la richiesta di nuovi aiuti al fondo salva Stati Esm: un prestito triennale di cui ancora non si conosce l’entità. Dopo l’Eurosummit di martedì, che ha dato l’ultimatum per evitare la Grexit, il premier Alex Tsipras ha spiegato le sue ragioni dinanzi al Parlamento europeo. La crisi greca, ha detto, «è un problema europeo e non solamente di Atene, quindi la soluzione deve essere a livello europeo». In questi anni la Grecia è stata «una cavia”, ma la politica di austerity non ha prodotto i risultati sperati. Intanto la Bce ha deciso di mantenere invariato a 89 miliardi di euro il tetto massimo della liquidità di emergenza alle quali possono attingere le banche greche attraverso il meccanismo Ela. Tsipras ha aggiunto che i soldi versati ad Atene in questi anni «sono serviti per salvare le banche e non sono mai arrivati al popolo greco». Il premier greco comunque ha riconosciuto le responsabilità del suo Paese: «Non sono tra coloro che danno la colpa agli stranieri: per tantissimi anni i governi greci hanno creato uno Stato clientelare, hanno alimentato la corruzione tra politica e imprenditoria e arricchito solo una certa fetta del popolo: il 10% del popolo detiene il 56% della ricchezza del Paese; e questa enorme ineguaglianza unita ai programmi di austerity, invece di correggere, ha appesantito la crisi».
Il presidente del fondo salva-Stati europeo Esm, Jeroen Dijsselbloem, ha domandato alla Commissione Ue e alla Bce di valutare la richiesta di prestito avanzata dalla Grecia. L’Esm, in una nota, ha poi chiesto assistenza tecnica al Fmi per valutare la sostenibilità del debito di Atene e quindi la possibilità di concedere il prestito e ha domandato alla Bce di valutare se la Grecia pone o meno rischi per la stabilità finanziaria complessiva dell’Eurozona. Quanto alle future riforme, Tsipras si è detto consapevole delle “distorsioni” del passato e ha assicurato iniziative per sgombrare il campo dalle baby pensioni e aumentare l’Iva.
Tsipras ha smentito con forza di avere un piano segreto per uscire dall’Euro. «Ve lo dico con il cuore in mano - ha assicurato - La scorsa settimana la schiacciante maggioranza delle dichiarazioni dei politici europei considerava la scelta del “no” al referendum come una volontà di uscire dall’Euro. Se io avessi avuto questo obiettivo, non avrei fatto le dichiarazioni che ho fatto appena saputo l’esito del voto, considerandolo subito un mandato a negoziare per ottenere un accordo solido e sostenibile socialmente». La richiesta di una ristrutturazione del debito ha l’obiettivo di ripagare i creditori: «i prestiti sono sicuramente una forma di solidarietà - ha osservato Tsipras - e vogliamo che si arrivi a un programma sostenibile proprio per ripagare i debiti". Impegno a saldare i debiti e a restare nell’euro e’ stato promesso anche dal nuovo ministro delle Finanze Euclid Tsakalotos. Da Atene, fonti del governo hanno rivelato l’intenzione di estendere la chiusura delle banche, senza precisare fino a quando. Attualmente le banche elleniche fanno fatica a trovare la liquidita’ sufficente per rifornire i bancomat, che, con un limite giornaliero di 60 euro, rappresentano l’unica fonte di contante per i cittadini greci. Adesso i tempi sono strettissimi: il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e quella della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, che martedi’ erano stati durissimi con la Grecia, hanno ripetuto che domenica rappresenta l’ultima spiaggia per Atene. Tusk ha anche chiesto unita’ ai Paesi europei, senza la quale - ha detto - "ci sveglieremo fra quattro giorni in un’Europa diversa: questa e’ l’ultima chance". Secondo Tusk, il fatto che l’Eurogruppo abbia ricevuto la richiesta di aiuti Esm nei tempi previsti, "e’ un buon segno" in vista di domani, quando si attendono le nuove proposte greche. Martin Jaeger, portavoce del ministero tedesco delle Finanze, ha già detto che «se entro domenica non avremo trovato una soluzione, sarà necessario pensare ad altri scenari».
Intanto il ministero greco delle Finanze ha smentito che il governo ellenico si stia preparando ad emettere dei "pagherò" come primo passo verso l’introduzione di una nuova moneta. E’ un’informazione assolutamente "falsa", ha detto il ministero, sottolineando che tali informazioni danneggiano il Paese.
Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha annunciato per domenica un nuovo Eurosummit e un vertice Ue a 28, chiamato a valutare tutte le conseguenze di una possibile Grexit sull’Unione europea.
Intanto, mentre le Borse europee respirano, la Federal Reserve ha espresso preoccupazione per la crisi greca, che rischia di non essere risolta al prezzo di effetti di contagio anche negli Stati Uniti. È quanto si legge nei verbali dell’ultimo direttivo della banca centrale americana. «Molti membri del direttivo sono preoccupati che un fallimento nella soluzione dello stallo sul debito greco possa avere effetti di contagio sui mercati Usa», si legge nelle minute. Alcuni rappresentanti del board della Fed, inoltre, si sono detti «incerti che la Grecia e i creditori trovino un accordo».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo