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lettera dal palazzo

La Meloni non si limiti alla “grande politica”

Farà bene a non dimenticare l’importanza di quella che potremmo definire “la piccola politica”, vale a dire la politica di tutti i giorni

Meloni arretra in Veneto, la Lega sogna la Padania

La premier Giorgia Meloni

Da Donald Trump a Ursula. Von der Leyen al Vaticano, Giorgia Meloni ha avuto nelle ultime settimane una serie di incontri e colloqui che ne hanno accresciuto notevolmente, con buona pace di Macron che si sta rivelando il suo più accanito avversario, il prestigio personale nel mondo. Tutto ciò è indubbiamente molto importante non solo per la presidente del Consiglio, ma anche per il nostro paese. E, tuttavia, pur essendo entrata nel giro della “grande politica”, la Meloni farà bene a non dimenticare l’importanza di quella che potremmo definire “la piccola politica”, vale a dire la politica di tutti i giorni che più da vicino interessa i cittadini.

Pensiamo al basso livello dei salari e delle pensioni, al cattivo funzionamento dei trasporti pubblici, ai guasti della Sanità alla straripante invadenza della burocrazia che è ormai diventata il nemico pubblico numero uno della gente. Abbiamo parlato di “piccola politica.” In realtà tutti questi elementi costituiscono la vita politica tutt’altro che piccola ed è sull’andamento di questi settori che la gente orienterà le proprie scelte al momento del voto. Per questo, anche se è comprensibile, che la Meloni sia affascinata dal dialogo con i grandi della terra è più che mai opportuno che la nostra premier non dimentichi che esiste una politica del giorno per giorno che non può essere trascurata.

Tra l’altro corre il rischio di essere sopravanzata in questo da Matteo Salvini che, fallito il tentativo di entrare a far parte della “grande politica”, può ora mettere in difficoltà la Meloni proprio dedicandosi a tempo pieno a quella che erroneamente viene considerata una politica minore. In questo modo, il leader della Lega spera di recuperare i consensi dei suoi compagni di partito che negli ultimi tempi sembrano averlo abbandonato e auspicano per il loro partito una nuova guida. Dobbiamo essere dunque grati a Giorgia Meloni per aver rivalutato il ruolo dell’Italia nella politica internazionale restituendo al nostro paese un prestigio che sembrava aver perduto.

Ma proprio per questo ci auguriamo che, lusingata dagli apprezzamenti che sta ricevendo a iosa, non perda di vista i problemi quotidiani della gente. Non lo ha fatto, del resto, in passato e certamente non può dimenticare che il successo da lei conseguito che l’ha portata a guidare il governo fu in gran parte dovuto alla sua capacità di essere in linea, a differenza di altri, con le esigenze degli elettori.

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