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13 Giugno 2025 - 13:18
TEHERAN. L'Iran ha dichiarato che gli attacchi di Israele contro le sue strutture militari e nucleari rappresentano una "dichiarazione di guerra". In una lettera all'Onu, il ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha quindi "invitato il Consiglio di sicurezza ad affrontare immediatamente la questione", ha affermato il ministero
.''Se Dio vuole, il regime sionista si pentirà della sua azione odierna''. Così il presidente iraniano Masoud Pezeshkian è intervenuto su 'X' a proposito degli attacchi israeliani. ''Non appena si è verificato l'attacco criminale del regime sionista, il presidente e la squadra governativa hanno assunto la gestione della situazione e si è tenuta una riunione speciale del consiglio governativo a questo proposito'', si legge sull'account 'X' del presidente iraniano. ''Pezeshkian parlerà presto alla popolazione'', prosegue il post.
"L'illegittimo e criminale regime sionista ha rivelato ancora una volta la sua natura vile e disumana nelle prime ore di questa mattina, commettendo una palese atrocità attraverso un attacco codardo a un complesso residenziale sul sacro suolo della Repubblica Islamica dell'Iran". Questa invece la dichiarazione ufficiale del ministero della Difesa iraniano.
"In questo atto brutale, completamente contrario a tutte le leggi internazionali - prosegue il comunicato - numerosi civili innocenti, tra cui donne e bambini, nonché diversi comandanti delle forze armate e scienziati di questa terra, sono stati martirizzati. Il regime assassino di bambini ha così svelato la sua essenza malvagia più chiaramente che mai".
"Il Ministero della Difesa - conclude - mentre esprime le sue condoglianze alla grande nazione dell'Iran e alle stimate famiglie degli onorati martiri, dichiara che la potente mano delle Forze Armate della Repubblica Islamica dell'Iran, sotto le direttive del Comandante Supremo in Capo e con il sostegno del popolo, è pronta a infliggere una punizione severa ed esemplare. Il regime sionista pagherà senza dubbio l'intero prezzo per questo crimine".
Il rappresentante dell'Iran presso le Nazioni Unite, Amir Saeed Iravani, ha quindi chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e ''un'azione decisiva da parte di questo organismo internazionale contro i crimini del regime sionista contro l'Iran'', riporta l'agenzia di stampa Tasnim.
La Guida suprema dell'Iran, il grande ayatollah Ali Khamenei, ha quindi promesso vendetta e affermato che Israele riceverà una dura punizione per l'attacco sferrato ai siti nucleari iraniani. Per Israele si prepara ''un destino amaro'', ha detto Khamenei.
Almeno cento droni sono intanto stati lanciati dall'Iran verso Israele in risposta ai raid. Le Forze di Difesa israeliane affermano però di avere il "controllo della situazione". I caccia dell'Aeronautica Militare israeliana hanno abbattuto i droni al di fuori dei confini israeliani e, finora, nessuno di essi ha raggiunto il paese. Nel frattempo, l'Home Front Command ha diffuso un aggiornamento in cui comunica ai civili che non è più necessario rimanere vicino ai rifugi antiaerei. Restano in vigore le restrizioni sugli assembramenti, riporta il Times of Israel.
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