Tutte le novità
il conflitto
21 Giugno 2025 - 10:24
TEHERAN. Il sito nucleare iraniano di Isfahan è stato nuovamente preso di mira da Israele all'alba di oggi. Lo ha reso noto l'agenzia iraniana Fars, precisando che non ci sono fughe di sostanze nocive o vittime, e la notizia è stata confermata da Israele.
Nella notte sono stati effettuati una serie di raid su decine di obiettivi in Iran, anche il sito nucleare di Isfahan, hanno fatto sapere i militari israeliani, come riporta il Times of Israel dopo le notizie diffuse dai media iraniani. Alle operazioni hanno partecipato circa 50 jet. Sono state sganciate 150 munizioni, riferisce il giornale.
"All'interno del complesso" di Isfahan "sono stati presi di mira anche una struttura per la produzione di centrifughe, insieme ad altri obiettivi militari del regime iraniano nella zona", hanno comunicato le forze israeliane (Idf). Raid, secondo le Idf, hanno colpito tra l'altro mezzi utilizzati per far partire droni in direzione di Israele, depositi di missili balistici e infrastrutture per il lancio, radar e siti della difesa aerea.
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi incontrerà nelle prossime ore a Istanbul, dove è già arrivato come rende noto Tasnim, i ministri degli Esteri dei Paesi dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, in tutto rappresentanti di una quarantina di Paesi, si anticipa. "Auspichiamo una dichiarazione ferma di condanna degli attacchi israeliani. Comunicheremo la verità dell'Iran al mondo. Attaccare i nostri siti nucleari, che hanno scopo pacifico, e che sono sotto la supervisione dell'Aiea, è un crimine imperdonabile. Che avrà implicazioni gravi per il diritto internazionale, in particolare per il Trattato di non proliferazione e per la credibilità dell'Aiea", ha dichiarato. "L'Iran si manterrà fermo contro l'aggressione israeliana e risponderà come necessario, sulla base del suo diritto legittimo all'autodifesa", ha aggiunto dopo aver incontrato ieri a Ginevra i ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia e Germania.
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha reso noto che il comandante della divisione palestinese dei Guardiani della rivoluzione, l'uomo che ha finanziato e armato Hamas prima degli attacchi del 7 ottobre, Saeed Izadi, è stato ucciso in un raid di Israele. Il raid ha colpito l'appartamento di Qom in cui si trovava grazie a "un immenso risultato dell'intelligence e delle forze aeree israeliane". "Giustizia è stata fatta per gli assassinati e gli ostaggi. Il braccio di Israele raggiungerà tutti i suoi nemici", ha aggiunto.
Le forze israeliane affermano inoltre di aver "eliminato" in un raid nell'Iran occidentale Behnam Shahriyari, comandante dell'unità per il trasferimento degli armamenti della Forza Quds dei Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran iraniani. In un post su X Shahriyari, ucciso "mentre era in viaggio nell'Iran occidentale", viene descritto come "responsabile per tutti i trasferimenti di armamenti dal regime iraniano ai proxy in Medio Oriente".
Shahriyari è accusato di aver supervisionato il "trasferimento di centinaia di milioni di dollari ogni anno a varie organizzazioni terroristiche" e di aver "guidato il lavoro per finanziare e armare le organizzazioni terroristiche, un'attività che ha provocato la morte e il ferimento di molti civili e soldati israeliani".
"Abbiamo già ritardato la capacità dell'Iran di ottenere una bomba nucleare di almeno due o tre anni", ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, citando le valutazioni sui risultati degli attacchi iniziati lo scorso venerdì. "Il fatto che abbiamo eliminato le persone che guidavano e facevano avanzare il programma di militarizzazione del programma nucleare è di estrema importanza in termini di risultati. Abbiamo già raggiunto molto, ma faremo quello che dovremo fare. Non ci fermeremo fino a che non avremo fatto il possibile per eliminare questa minaccia", ha aggiunto. "Israele non consentirà all'Iran di diventare una nuova Corea del Nord. L'Iran ha cercato di seguire il percorso della Corea del Nord perché ritiene che la sicurezza del regime sia garantita dal possesso di armi nucleari. Ma non consentiremo che questo avvenga in Iran".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo