Tutte le novità
LETTERA AI LETTORI
02 Luglio 2025 - 10:35
Cari amici lettori, ogni anno che passa l’Unione Europea appare più simile allo schieramento “dem” in grande e all’Onu in piccolo. Vale a dire che, nei confronti dei cittadini che gestisce, da un lato non è di nessuna utilità e dall’altro provoca danni e fastidi. Prendiamo un argomento a caso: la pace, che è il bene per eccellenza. L’Unione non fa nulla per la pace, ma molti suoi membri, Francia, Spagna e Germania in primis, spingono per la guerra, sostenendo, chi più chi meno, Hamas e l’Ucraina. L’Onu non da segni di vita, ma le sue organizzazioni in Palestina sembrano fare interamente parte di Hamas.
La sinistra italiana, che è parte integrante e rilevante del governo dell’Unione, organizza strane manifestazioni, come i viaggi in Palestina e la guida del Gay Pride in Ungheria, ma si guarda bene dal cooperare attivamente (ovviamente nella forma dialettica che compete a una sana opposizione) al bene del Paese. Se l’Onu fosse sciolta, come avvenne per la Società delle Nazioni, nessuno se ne accorgerebbe, a parte il risparmio di tanti miliardi che spendiamo per la sua burocrazia. Se l’opposizione guidata dai dem scomparisse, non ci sarebbero danni ma solo vantaggi: un’opposizione che sa solo dire no, senza avanzare concrete proposte alternative e promuovendo referendum per abolire norme da se stessa approvate, non si sa a cosa serva, se non a disturbare il traffico con i suoi cortei. Ma torniamo all’Europa.
La Comunità ha una burocrazia numerosissima e ben remunerata che incide pesantemente sui cittadini che ne pagano i costi. In più, le sue direttive, cui non è agevole sottrarsi, non tendono al miglioramento della società, ma, al contrario, alla costruzione di un mondo nuovo, grosso modo nell’accezione datane da Aldous Huxley nel suo romanzo distopico che ha questo titolo. I problemi sarebbero solo il riscaldamento globale, l’inquinamento da anidride carbonica e l’abolizione della famiglia. In più, vale a dire in peggio, la Comunità non tipa per gli europei, non ama i cristiani e adora follemente i musulmani. Tutto ciò che era già stato fatto a favore dell’Islam è dettagliatamente descritto da Bat Ye'or, docente universitaria inglese di origini ebraiche, nel libro “Eurabia”, pubblicato negli anni novanta.
Nella stessa epoca la grande Oriana Fallaci, cui i comuni di sinistra si rifiutano di intitolare le strade, ha chiarito come meglio non si può le pecche della cosiddetta Europa e dell’Islam, che ella ben conosceva per averlo ampiamente visitato, intervistando persino Khomeini e togliendosi il chador che aveva dovuto mettere per entrare. Da allora le cose sono molto peggiorate, come dimostrano i delitti di corruzione attribuite a parlamentari europei e loro collaboratori, pagati da Qatar e Marocco. Paesi europei, come Francia e Spagna, preferiscono i cosiddetti palestinesi (cioè i sudditi che scelsero di farsi governare da Hamas e non se ne liberano) agli israeliani. Francia e Germania (oltre la Polonia, che almeno è preoccupata per il lungo confine russo) tifano sfegatatamente per la macchietta Zelenskij (Macron vorrebbe addirittura mandare i francesi a combattere i Russi) e la narrazione politicamente corretta condanna senza attenuanti l’attacco russo, ignorandone ragioni e precedenti. Se l’Europa tacesse, la pace sarebbe molto più facile.
Lo Zar non pretende cose oggettivamente assurde: che le regioni abitate da russi siano governate da russi e che non ci siano basi Nato (ossia nemiche) ai suoi confini meridionali (come gli Usa non vollero i russi a Cuba). Oggi che Trump sarebbe per la pace, dovrebbe esser facile studiare come accontentare Putin senza danneggiare gli ucraini (anzi facendone cessare il massacro e la fuga all’estero.) Trump ha già posto fine a un paio di guerre; ne ha conclusa un’altra in dodici giorni, anche se mancano effetti certi e chiari. Porrebbe, nel silenzio europeo, fine anche alla guerra ucraina. Che dire della guerra palestinese? Tutti sanno che se i superstiti capi di Hamas restituissero quei pochi ostaggi vivi e i molti cadaveri di quelli morti, in cambio di un salvacondotto per rifugiarsi in un paese loro amico, tutto finirebbe.
Probabilmente anche il governo di Bibi, che tutti i signori europei odiano, non si sa perché. E se la forza di Israele ha, come pare, costretto alla ragione iraniani, hezbollah, siriani, libanesi e hutu, in Medio Oriente ci potrebbero essere un paio di lustri di pace. Ma questo, forse, non piacerebbe per nulla ai quei governanti, cui le guerre e le emergenze che ne derivano consentono di continuare a governare e arricchirsi a spese dei cittadini europei.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo