Tutte le novità
Esteri
28 Luglio 2025 - 12:57
Si è chiusa ieri la partita sui dazi tra Usa e Ue con l'incontro tra Donald Trump e Ursula von der Leyen e il successivo annuncio del presidente americano e dalla presidente della Commissione europea a Turnberry, in Scozia. L'elemento centrale dell'intesa è l'applicazione di tariffe del 15% per i prodotti europei esportati negli Usa, farmaci e auto compresi.
Il dazio "si applica alla maggior parte dei settori, comprese automobili, semiconduttori e farmaceutica", ha spiegato la presidente della Commissione Europea. "Il 15% non va sottovalutato, ma è il massimo che siamo riusciti a ottenere", ha sottolineato von der Leyen.
I dazi che gli Usa applicheranno sui farmaci importati dall'Ue "saranno al 15%", come per i semiconduttori, ha detto oggi un alto funzionario Ue, all'indomani dell'intesa raggiunta tra Usa e Ue. Trump, ha spiegato, "voleva chiarire che hanno le mani libere su come concludere le indagini" in corso basate sull'articolo 232 del Trade Expansion Act del 1962, ma "è chiaro che per l'Ue, una volta introdotti i dazi sui medicinali, questi saranno al 15% e lo stesso vale per i semiconduttori, perché si tratta di due negoziati che sono quasi conclusi".
Quanto ai 750 miliardi di euro di commodities energetiche, "petrolio, gas e nucleare", che gli Usa dovrebbero vendere all'Unione Europea in tre anni, di cui ha parlato il presidente degli Stati Uniti, non costituiscono un "impegno" dell'Ue, perché non sarà la Commissione Europea ad acquistarle, bensì "le compagnie" private europee, ha spiegato l'alto funzionario Ue a Bruxelles.
Si tratta, ha aggiunto, di una stima su quello che è realistico attendersi, sulla base di un'analisi che si fonda anche sulla necessità dell'Unione di porre fine all'importazione di commodities energetiche dalla Russia: "Siamo fiduciosi che questi dati non siano irrealistici e che siano raggiungibili, ma dipendono dalle infrastrutture e di quale tipo di commodity parliamo", anche perché alcune sono vendute usando contratti a lungo termine, mentre altre vengono comprate sul mercato spot. In ogni caso, "non sono cifre campate in aria", perché sono basate sull'analisi delle necessità dell'Unione Europea.
"È un giorno triste quando un'alleanza di popoli liberi, riuniti per affermare i propri valori e difendere i propri interessi, decide di sottomettersi", ha dichiarato il primo ministro francese François Bayrou criticando l'accordo commerciale tra Ue e Usa firmato ieri in Scozia.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo