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La guerra
08 Settembre 2025 - 12:14
È di almeno sei morti il bilancio dell'attacco terroristico avvenuto oggi, lunedì 8 settembre, all'incrocio di Ramot a Gerusalemme. Lo rende noto l'ospedale Hadassah confermando la morte di un'altra persona rimasta ferita nella sparatoria.
L'attacco sarebbe stato sferrato da uomini armati su un autobus. Secondo il servizio di emergenza israeliano Magen David Adom due terroristi sono stati "neutralizzati", si legge sul Jerusalem Post.
Quattro persone sono state dichiarate morte sul posto, tra cui un uomo sulla cinquantina e tre uomini sulla trentina. La quinta vittima, una donna sulla cinquantina, è stata dichiarata morta allo Shaare Zedek Medical Center.
Almeno 21 sarebbero i feriti trasportati in tre diversi centri medici, tra cui lo Shaare Zedek e l'Hadassah-University Medical Center di Ein Kerem e del Monte Scopus. Diverse persone con ferite lievi causate da frammenti di vetro sono state poi medicate sul posto.
Netanyahu sul luogo dell'attentato
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tenuto subito dopo l'attacco "una valutazione della situazione di sicurezza" con i leader dell'apparato di difesa e si è poi recato sulla scena dell'attacco.
Israele sta combattendo una "grande guerra contro il terrorismo", ha dichiarato Netanyahu da Gerusalemme. "Una potente guerra contro il terrorismo è in corso su tutti i fronti", ha affermato il premier parlando ai media israeliani e offrendo le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e augurando una pronta guarigione ai feriti. "Stiamo circondando i villaggi da cui provengono i terroristi", ha aggiunto Netanyahu mentre il Times of Israel ha riferito che i due attentatori, neutralizzati da un agente della sicurezza e da un civile armato, erano entrambi palestinesi della Cisgiordania, provenivano dalle città di Qatanna e Al-Qubeibah, a sudest di Ramallah.
''I combattimenti continuano nella Striscia di Gaza", ha continuato Netanyahu, affermando che Israele "distruggerà Hamas come promesso e libererà i nostri ostaggi, tutti i nostri ostaggi". Ma, ha proseguito, "purtroppo la guerra continua anche a Gerusalemme, in Giudea e Samaria, dove siamo intervenuti con grande forza", ha affermato riferendosi alla Cisgiordania. "Lo Shin Bet e le Idf hanno sventato centinaia di attacchi e anche la polizia israeliana ne ha sventati centinaia quest'anno. Ma purtroppo non stamattina", ha dichiarato.
La Jihad: "Risposta legittima ai crimini israeliani"
Hamas ha elogiato l'attacco terroristico a Gerusalemme definendolo un'"operazione eroica". In una nota, Hamas ha parlato di una "operazione che è una risposta naturale ai crimini dell'occupazione e alla guerra di sterminio che sta conducendo contro il nostro popolo" Israele. Hamas non ha rivendicato l'azione e non si è assunto la responsabilità dell'attacco, ma ha invitato i palestinesi della Cisgiordania a "intensificare il confronto con l'occupazione e i suoi coloni".
Plaude anche la Jihad islamica secondo cui l'attacco terroristico condotto questa mattina a Gerusalemme è "una risposta naturale e legittima ai crimini in corso del nemico sionista" contro i palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, scrivono in una nota le Brigate Al-Quds.
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