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Droni su Polonia, Varsavia schiera 40mila soldati al confine Russia-Bielorussia

La misura presa anche in vista dell'inizio delle manovre Zapad 2025, condotte dalla Forze armate di Mosca e Minsk. Presto riunione straordinaria Consiglio sicurezza Onu

Droni su Polonia, Varsavia schiera 40mila soldati al confine Russia-Bielorussia

Migliaia di soldati al confine tra Russia e Bielorussia e limitazione del traffico aereo. Ad annunciarlo la Polonia dopo l'incursione di una ventina di droni russi nel suo spazio aereo.

L'emittente polacca Tvp ha riferito che Varsavia ha deciso di dispiegare 40mila soldati ai confini con Russia e Bielorussia dopo l'intrusione di droni e alla vigilia dell'inizio delle manovre Zapad 2025, condotte dalla Forze armate di Mosca e Minsk. Con una nota l'Agenzia polacca per i servizi di navigazione aerea (PANSA) ha invece fatto sapere, per quanto riguarda lo spazio aereo, che questa restrizione, in vigore fino all'inizio di dicembre, "è stata introdotta per garantire la sicurezza nazionale". Le restrizioni, che non riguardano il traffico passeggeri, sono entrate in vigore alle 22:00 di ieri e saranno valide fino al 9 dicembre, ha affermato .

Ieri il primo ministro polacco Donald Tusk ha definito la prospettiva di un grande conflitto militare "più vicina che in qualsiasi altro momento dalla Seconda guerra mondiale". ''Non c’è motivo di affermare che siamo in uno stato di guerra, ma la situazione è significativamente più pericolosa di tutte le precedenti'', ha aggiunto il premier polacco, sottolineando che i primi segnali provenienti dai membri della Nato dimostrano che è stata compresa la gravità della situazione e l'importanza di continuare a sostenere l'Ucraina.

"Siamo un popolo che non si è lasciato intimidire dai soldati sovietici nel 1920, che stavano alle porte di Varsavia. Siamo un popolo che non ha ceduto la propria anima dopo il 1945, nonostante quasi 50 anni di propaganda sovietica. E grazie ai meravigliosi piloti polacchi e ai piloti dei nostri alleati, la Polonia, che fa parte dell'Alleanza Nord Atlantica, la Polonia, che spende quasi il 5% del suo Pil per le forze armate, non si lascerà spaventare nemmeno dai droni russi", ha detto oggi il presidente polacco Karol Nawrocki visitando la base aerea di Poznam-Krzeiny.

Presto riunione straordinaria Cs Onu

La Polonia ha intanto confermato che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite convocherà una riunione di emergenza. "Stiamo attirando l'attenzione del mondo su questo attacco senza precedenti di droni russi contro un membro dell'Onu, dell'Ue e della Nato", ha dichiarato il vice primo ministro e ministro degli Esteri Radosław Sikorski, senza specificare la data dell'incontro

Varsavia: "Non è stato un incidente"

"Non ci sono dubbi" sull'origine "non accidentale" della violazione dello spazio aereo polacco, ha affermato dal canto suo il ministro degli Esteri di Varsavia, Radoslaw Sikorski, che non crede alla versione del ministero della Difesa di Mosca, secondo cui "non c'erano piani per colpire obiettivi in territorio polacco" nel corso dell'offensiva contro "l'apparato militare-industriale" ucraino nelle regioni di Ivano-Frankovsk, Khmelnitsky e Zhitomir, come nelle città di Vinnitsa e Leopoli. "Siamo pronti a consultazioni su questo con il ministero della Difesa polacco", hanno detto ancora a Mosca, mentre il ministero degli Esteri parlava di "miti" diffusi da Varsavia e denunciava la mancanza di prove sull'origine russa degli oggetti abbattuti.

La versione di Mosca

Sia l'ambasciata russa a Varsavia che il ministero della Difesa russo hanno negato ogni responsabilità. "Per quanto riguarda la retorica delle dichiarazioni che sentiamo da Varsavia, non c'è nulla di nuovo. Questa retorica è stata caratteristica di quasi tutte le capitali europee negli ultimi tempi. Vediamo che continua", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov., che poi sull'ipotesi di un colloqui Trump-Putin ha aggiunto: "Non ci sono ancora accordi specifici sulla data del contatto telefonico. Ma, se necessario, un colloquio del genere può essere concordato molto, molto rapidamente; tutti i canali a tal fine sono disponibili".

Ieri Mosca ha negato che ci siano "piani per colpire obiettivi in territorio polacco" e si dice "pronta a consultazioni" con il ministero della Difesa di Varsavia. Poi l'attacco del ministero degli Esteri di Mosca: la Polonia diffonde "miti" e non ha prove sull'origine russa dei droni nello spazio aereo polacco. "Questi fatti concreti smentiscono ancora una volta i miti diffusi dalla Polonia per aggravare ulteriormente la crisi ucraina", afferma il ministero, ricordando che i droni russi hanno un raggio di 700 chilometri e che quindi non avrebbero potuto volare fin lì.

E l'ambasciata russa a Varsavia all'Afp ha aggiunto: "La Polonia non è riuscita a mostrare le prove dell'origine russa degli oggetti che sono entrati dello spazio aereo polacco".

Lettonia chiude per una settimana spazio aereo a confine con Russia e Bielorussia

E dopo la Polonia, anche le autorità della Lettonia hanno annunciato la chiusura per una settimana del proprio spazio aereo al confine orientale con la Russia e la Bielorussia. "A seguito degli sviluppi analizzati dall'esercito lettone, chiudiamo la zona dello spazio aereo lettone al confine orientale con la Bielorussia e la Russia", ha dichiarato il ministro della Difesa lettone, Andris Spruds, in un messaggio su X, dove ha indicato che la misura rimarrà in vigore fino al 18 settembre.

"Non c'è una minaccia immediata, ma l'esercito è in massima allerta durante le esercitazioni di difesa nazionale", ha sottolineato Spruds, aggiungendo che questa misura "consentirà il controllo totale dell'area riservata dello spazio aereo e faciliterà il rilevamento di oggetti volanti non autorizzati". Ha inoltre sottolineato che la decisione consente anche di "liberare la zona di spazio aereo riservato ai caccia della Missione di pattugliamento aereo baltico della Nato e alle forze di difesa aerea" e permetterà di "aumentare i test dei sistemi di sorveglianza acustica, le simulazioni con droni e lo schieramento e l'addestramento di ulteriori unità di combattimento mobili".

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