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L'evento
14 Settembre 2025 - 13:57
La guerra a Gaza deve finire "oggi" e bisogna arrivare ad un accordo che ponga fine allo "storico conflitto" tra Israele e Palestina e rilanci la "soluzione dei due Stati". Ne è convinto l'ex premier israeliano Ehud Olmert che è intervenuto a Napoli al convegno 'Falafel e Democrazia'.
"Mi auguro che la guerra a Gaza finisca oggi e che sulla base di un accordo vengano liberati tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti e i prigionieri palestinesi" ha detto Olmert a margine del convegno auspicando che "forze moderate prendano il controllo di Israele" per poi gestire la situazione a Gaza fin quando "un ente governativo sarà nominato dall'Autorità palestinese per governare Gaza nel futuro".
Quanto al ruolo che potrebbe avere l'Italia, l'ex premier si è detto "certo che l'Italia appoggerà questa nostra richiesta e immagino che la premier Meloni sia concorde con il fatto che la guerra finisca oggi e che dopo la fine della guerra possano essere liberati gli ostaggi e che possa iniziare un dialogo tra Israele e l'autorità palestinese per discutere su un modo di poter porre fine a questo conflitto storico fra Israele e la Palestina sulla base della soluzione dei due Stati".
PRO-PAL SUL PONTILE DI BAGNOLI. Al grido "Noi sappiamo da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare", "Israele criminale", in qualche migliaio, hanno manifestato per la Palestina sul pontile nord di Bagnoli, a Napoli. I manifestanti hanno fatto sventolare centinaia di bandiere palestinesi accompagnati in mare da un gommone anch'esso con le stesse bandiere. Alla fine del pontile hanno steso a terra un lunghissima bandiera, intonato ancora slogan e sostato sotto l' occhio vigile delle forze dell' ordine - la polizia di stato sul pontile e una motovedetta della Guardia di Finanza in mare - per ascoltare gli interventi degli attivisti pro-palestina.
"Questa ampia partecipazione - è stato detto da uno dei manifestanti - dimostra che Napoli e Bagnoli sanno da che parte stare: chi è presente qui oggi sa quali sono i motivi e crediamo che questa ulteriore iniziativa vada oltre il valore simbolico. Questo quartiere si sta battendo contro politiche speculative dell' America's Cup. È un territorio afflitto dal bradisismo senza un intevento vero dello Stato e della politica che invece festeggia per questo evento". Durante l'incontro - tra i presenti anche l'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris - sono stati annunciati i prossimi eventi ai quali gli attivisti pro Palestina intendono essere presenti, tra cui figura anche la visita a Napoli del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell' inizio dell' anno scolastico.
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