Speciale elezioni
Esteri
21 Novembre 2025 - 13:25
Trump e Zelensky
L'Ucraina frena sul piano di pace Usa e smentisce ogni presunta “approvazione” ribadendo che il lavoro è ancora e in corso. Mosca, intanto, sostiene di non aver ricevuto alcuna comunicazione dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulle intenzioni di negoziare la proposta americana e lo avverte che è meglio negoziare ora se non vuole perdere altri territori.
Prossima settimana telefonata tra Trump e Zelensky
Donald Trump e Zelensky parleranno al telefono la prossima settimana, dopo che il leader di Kiev ha detto di voler parlare direttamente con il presidente americano del piano di pace, riporta Sky News citando fonti della Ue.
Sul piano di pace Usa per l'Ucraina, ad oggi, non c'è né accordo né rifiuto, ha intanto precisato il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraina, Rustem Umerov. "Mentre il lavoro con la delegazione Usa continua a Kiev, - ha scritto sui social - varie ricostruzioni sul contenuto della consultazioni stanno apparendo in pubblico. Le notizie di stampa riguardo presunte 'approvazioni' o 'rimozione di punti' non hanno nulla a che vedere con la realtà".
In particolare, Umerov vuole fare chiarezza sulla sua missione negli Stati Uniti: "Il mio ruolo è stato tecnico, organizzare incontri e preparare il dialogo, non ho fatto nessuna valutazione e tanto meno approvazione dei nessun punto. Questo non rientra nella mia autorità e non corrisponde alla procedura".
"Ieri, c'è stato un colloquio tra il presidente dell'Ucraina e la delegazione Usa autorizzata dal presidente Trump - prosegue - oggi il lavoro continua a Kiev a livello tecnico tra i team. Noi stiamo attentamente analizzando tutte le proposte dei nostri partner e chiediamo lo stesso approccio rispettoso nei confronti della posizione dell'Ucraina". "Stiamo lavorando attentamente a tutte le proposte dei partner nel quadro di principi immutabili: sovranità, sicurezza per il nostro popolo e una pace giusta", ha poi concluso.
Cremlino: "Non informati su intenzione Zelensky di negoziare piano pace"
Mosca, da parte sua, ha reso noto di non aver ancora ricevuto informazioni sull'intenzione di Zelensky di negoziare il piano di pace e lo ha avvertito che "è meglio negoziare ora piuttosto che successivamente". "L'efficace lavoro delle forze armate russe dovrebbe convincere Zelensky" che rischia di perdere altro territorio se non avvia negoziati "ora", ha ammonito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Lo spazio per la libertà decisionale si sta riducendo per lui, con la perdita di territori durante le azioni offensive dell'esercito russo", ha aggiunto.
Von der Leyen: "Nessun accordo senza Kiev"
Per l'Unione Europea "un principio fondamentale è: niente sull'Ucraina senza l'Ucraina", afferma la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Johannesburg in vista del G20. "Abbiamo lavorato intensamente - aggiunge - per una pace giusta e durevole". Il piano in "28 punti" preparato dagli Usa con la Russia "lo discuteremo" con i vari leader presenti "a margine" del summit.
Von der Leyen "discuterà la situazione sia con i leader europei sia con i leader del G20 presenti a Johannesburg, a margine del G20", e "contatterà il presidente Volodymyr Zelensky per discutere la questione", afferma Paula Pinho, portavoce della Commissione europea, nel corso del briefing giornaliero con la stampa". Il piano presentato da Washington menziona anche gli attivi russi immobilizzati, di cui l'Ue sta valutando l'utilizzo tra le opzioni per sostenere Kiev finanziariamente. La portavoce conferma che "l'intenso lavoro" in tal senso "proseguirà certamente" indipendentemente dal contenuto del piano.
Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa precisa che "all'Ue non è stato comunicato alcun piano" riguardante l'Ucraina, "quindi per noi non ha senso commentare, in questa fase. L'Ue è pienamente impegnata in un sostegno incrollabile all'Ucraina", per raggiungere una soluzione del conflitto basata sui "principi della Carta delle Nazioni Unite", conclude.
Orban: "Prossime due o tre settimane cruciali"
"Le prossime due o tre settimane" saranno cruciali per il piano americano per la fine della guerra in Ucraina. Ad affermarlo è stato il premier ungherese, Viktor Orban, nel suo intervento radiofonico settimanale. "Questo piano di pace contiene proposte in merito alle quali russi e americani hanno già avuto colloqui preliminari. Ci troviamo, credo, a un punto decisivo: le prossime due o tre settimane saranno cruciali". Per Orban "qualcosa inizierà a delinearsi".
Tusk: "Quello di Mosca è 'terrorismo di stato'"
Il Primo Ministro polacco Donald Tusk ha denunciato oggi quello che ha definito "terrorismo di stato" russo dopo il sabotaggio di una linea ferroviaria utilizzata per trasportare aiuti alla vicina Ucraina. In un breve discorso in parlamento, Tusk ha invitato i polacchi a unirsi contro i tentativi di Mosca di "seminare discordia con l'Europa, con l'Ucraina e, soprattutto, tra di noi". "Atti diversivi ispirati e organizzati per mesi dai servizi del Cremlino hanno recentemente oltrepassato un limite critico, e ora possiamo persino parlare di terrorismo di stato", ha aggiunto. Tusk ha affermato che il loro obiettivo era "distruggere vite umane e destabilizzare le fondamenta dello Stato polacco".
Varsavia ha identificato due ucraini sospettati di agire per conto di Mosca come presunti autori e ha chiesto alla Bielorussia, alleata della Russia, dove si ritiene che i due uomini siano fuggiti, di estradarli. La Polonia ha anche annunciato che avrebbe chiuso l'ultimo consolato russo ancora operativo in Polonia. Martedì Mosca ha denunciato le affermazioni polacche sul suo coinvolgimento, accusando Varsavia di "russofobia".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo