Tutte le novità
13 Aprile 2019 - 17:00
Il governo maltese ha autorizzato lo sbarco degli oltre 60 migranti a bordo della nave tedesca Alan Kurdi bloccata da più di una settimana al largo della costa. I profughi saranno trasferiti in Germania, Francia, Portogallo e Lussemburgo, ha precisato il governo a La Valletta. La Alan Kurdi, della ong tedesca Sea Eye, non sarà autorizzata a entrare in porco. A bordo della nave ci sono 64 persone, fra cui 12 donne e un bambino tratti in salvo al largo della costa libica lo scorso tre aprile.
"La vicenda della Alan Kurdi rafforza la collaborazione tra Italia e Malta contro i trafficanti di esseri umani: non possiamo essere lasciati soli a fronteggiare sbarchi e trafficanti di esseri umani - continua il vicepremier -. Ribadiamo, con forza, che le ong non sono al di sopra della legge. Noi e Malta siamo stati i primi a dirlo, e ora se ne accorgono in tutta Europa".
La Commissione Europea si dice "sollevata" per la soluzione trovata, ma "questo incidente mostra ancora una volta chiaramente che l'Unione Europea non può continuare ad affidarsi a soluzioni ad hoc". Al contrario, "servono soluzioni prevedibili e sostenibili per far sì che gli sbarchi delle persone soccorse in mare possono avvenire sistematicamente e insicurezza in futuro", afferma una portavoce dell'esecutivo comunitario.
La Commissione "accoglie con favore la decisione dell'autorità maltese di autorizzare lo sbarco oggi a Malta. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione di Malta, insieme a Francia, Germania, Lussemburgo e Portogallo, sostenuti dagli sforzi diplomatici e dall'intenso coordinamento messo in campo dalla Commissione nell'ultima settimana".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo