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12 Dicembre 2018 - 10:31
Anche un italiano tra i feriti
E' caccia all'uomo in Francia per ritrovare Cherif C., il 29enne sospetto autore dell'attacco di ieri sera in pieno centro a Strasburgo. Il bilancio delle vittime, secondo quanto riferisce la prefettura della regione del Grand Est e del Bas Rhin, è di 3 morti, 8 feriti gravi e 5 feriti leggeri. Una delle tre vittime sarebbe un turista thailandese di 45 anni, mentre sua moglie sarebbe tra i feriti. L'attentatore "ha seminato il terrore in tre punti della città", ha dichiarato nella notte il ministro dell'Interno francese Christophe Castaner. "Tra le 20.20 e le 21.00 per due volte - ha spiegato - ha affrontato le nostre forze di sicurezza con scambi a fuoco".
UN ITALIANO TRA I FERITI- La Farnesina conferma il ferimento di un nostro connazionale. L'Unità di Crisi, rendono noto fonti del Ministero degli Affari Esteri, continua a lavorare, in raccordo con la rete diplomatica italiana in Francia e con le autorità francesi e sta prestando ogni possibile assistenza ai connazionali presenti a Strasburgo.
MOVENTE TERRORISTICO NON CONFERMATO - Il sottosegretario all'Interno, Laurente Nunez, in un'intervista ha dichiarato che "la motivazione terroristica a quest'ora non può essere confermata. Bisogna essere prudenti quando si parla di attentato", ha sottolineato. "L'aggressore non è conosciuto per reati legati al terrorismo", ha poi aggiunto, ricordando comunque che "era sorvegliato" per la possibile "radicalizzazione in prigione" ma non si sarebbe mai recato in Siria, né avrebbe mai cercato di farlo. Poco prima il ministro della Giustizia Nicole Belloubet aveva detto che "da quando viene mobilitata la procura anti-terrorismo di Parigi si può parlare di attentato".
ATTENTATORE FUGGITO IN TAXI - Dopo l'attacco il 29enne presunto attentatore è fuggito a bordo di un taxi, riferisce Bfmtv, precisando che non è chiaro se al momento avesse un passeggero in ostaggio. L'autista ha raccontato successivamente alle forze dell'ordine che l'uomo era ferito ad un braccio e si è fatto lasciare in prossimità del commissariato di polizia del quartiere di Neudorf. A rivelarlo fonti della polizia citate da Bfmtv.
AVEVA AVUTO 20 CONDANNE - Contro l'uomo in passato erano state pronunciate 20 condanne per reati comuni. A riferirne è Le Figaro. Condanne inflitte in Francia e Germania e a seguito delle quali il sospetto aveva scontato le pene comminate. Il fuggiasco era stato schedato 'S' nel 2016 dai servizi antiterrorismo: era stato segnalato dalla Direzione generale della sicurezza interna (DGSI) in occasione di una sua permanenza in un penitenziario dove si era fatto notare per la sua violenze e il suo proselitismo religioso. Ieri mattina, i gendarmi erano andati nella sua abitazione per arrestarlo ma non lo hanno trovato: l'uomo doveva essere fermato in relazione ad un caso di rapina con tentato omicidio. Tutti i suoi complici erano stati arrestati durante la retata compiuta per la rapina.
350 UOMINI PER LE RICERCHE - La caccia all'uomo sta impegnando 350 persone tra uomini del BRI, (Brigade de Recherche et d'Intervention), RAID (Recherche, assistance, intervention, dissuasion) e militari dell'operazione Sentinelle. Mobilitati anche gli uomini del Gign (Groupe d'intervention de la police nationale) di Dijon. Nella notte sono state effettuate verifiche nell'ambiente frequentato dall'attentatore.
MACRON - Emmanuel Macron ha espresso via Twitter la "solidarietà dell'intera nazione" alle vittime dell'attacco. Verso mezzanotte il presidente ha raggiunto la cellula di crisi istituita presso il Ministero dell'Interno.
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