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30 Gennaio 2019 - 15:54
Ma rifiuta la richiesta di elezioni presidenziali anticipate
Nicolas Maduro apre al dialogo ma rifiuta la richiesta di elezioni presidenziali anticipate. In un'intervista all'agenzia russia Ria Novosti, il presidente venezuelano si è detto pronto a sedere a un tavolo negoziale con l'opposizione e ha aperto alla possibilità di una mediazione di paesi terzi. "Sono pronto a sedere ad un tavolo negoziale con l'opposizione in modo da poter parlare a beneficio del Venezuela, la pace e il suo futuro", ha dichiarato all'agenzia. Tuttavia, l'erede di Chavez tira dritto e rifiuta di anticipare le elezioni presidenziali, come richiesto dall'autoproclamato presidente ad interim Juan Guaidò, che ha denunciato frodi e brogli in occasione dell'elezione di Maduro che, marciando con i soldati a Fuerte Tiuna, li ha arringati dicendo: "Siamo dal lato giusto della storia, nessuno dubiti".
Ai soldati, in un lungo discorso nel quale più volte fa riferimento all'aggressione "imperialista ordita da Donald Trump" e invita i militari a mantenere "nervi d'acciaio", Maduro ha detto: "In questo mondo nessuno rispetta i deboli, i codardi e i traditori. In questo mondo vengono rispettati i forti. Davanti alla minaccia imperialista, servono nervi d'acciaio". "Se vogliamo pace, se vogliamo armonia, se vogliamo fare progressi, se vogliamo prosperità, dobbiamo avere una forza armata unita, che protegga il popolo e pronta alla difesa", dice.
Ieri, intanto, il procuratore generale del Venezuela Tareck William Saab ha chiesto al Tribunale Supremo di Giustizia di vietare l'espatrio dell'autoproclamato presidente ad interim Juan Guaidò e di congelare i suoi conti bancari. Il procuratore ha spiegato di aver aperto un'indagine preliminare contro Guaidò a causa dei "violenti eventi" avvenuti nel Paese e delle dichiarazioni di Stati stranieri contro il governo del Venezuela.
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