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05 Settembre 2015 - 12:20
La Merkel: nessun limite alle richieste di asilo. Allarme per i foreign fighters di ritorno dal Medio Oriente
BUDAPEST. Migliaia di profughi stanno oltrepassando il confine austriaco dopo la mossa a sorpresa dell'Ungheria di fornire pullman ai migranti, da giorni alla stazione Keleti di Budapest. La polizia austriaca ha fatto sapere di aspettarsi per oggi 10mila arrivi dall'Ungheria. Da parte sua, Hans Peter Doskozil, della polizia regionale, ha precisato che 4mila migranti hanno già attraversato il confine. E mentre l'Austria sta continuando a ricevere i migranti in arrivo dall'Ungheria, un treno è già partito da Nickelsdorf per Salisburgo, vicino al confine con la Germania. Lo ha riferito, all'agenzia di stampa Dpa, una portavoce della polizia austriaca, Sonja Horner. I migranti, soprattutto rifugiati siriani, che cercano rifugio in Germania, riceveranno una prima assistenza a Salisburgo.Nella notte Austria e Germania hanno annunciato l'apertura dei loro confini per le migliaia di migranti che stavano attraversando a piedi l'Ungheria.
Ed è arrivato anche l'annuncio della decisione del governo ungherese di fornire pullman ai migranti. Oltre alla stazione della capitale ungherese, è stato stabilito che i pullman trasportassero anche le tante di persone che ieri hanno deciso di iniziare una vera e propria marcia a piedi fino all'Austria.
BUDAPEST: NON CI SARANNO ALTRI TRASPORTI SPECIALI IN AUSTRIA. Il portavoce del governo Zoltan Kovacs, citato dall'agenzia di notizie ungherese Mti, ha fatto sapere che l'Ungheria non organizzerà altri pullman 'speciali' per trasportare i migranti al confine con l'Austria adesso che la situazione di emergenza è finita. Il servizio di pullman, ha spiegato Kovacs, è stato una misura eccezionale a causa dei timori per la sicurezza dei migranti.
AL CONFINE RIFUGIATI LASCIATI A PIEDI DALL'UNGHERIA. Hans Peter Doskovzil, direttore della polizia regionale austriaca, all'agenzia di stampa Apa, ha riferito che i funzionari ungheresi hanno rifiutato di consentire ai pullman con i rifugiati di entrare in Austria, costringendo le persone ad attraversare la frontiera a piedi. "Le richieste di consentire ai pullman in arrivo di guidare in Austria sono state respinte con forza", ha sottolineato Doskovzil sottolineando come i funzionari ungheresi al confine con l'Austria potrebbero essere più collaborativi nel cercare di aiutare le migliaia di migranti ad attraversare il confine.
MERKEL: «NON C'È LIMITE A RICHIESTE ASILO». La cancelliera tedesca, Angela Merkel, in un'intervista al consorzio di giornali 'Funke', ha chiarito che non c'è un limite legale al numero di richiedenti asilo che può ricevere la Germania. «Il diritto all'asilo politico - ha detto Merkel - non ha limiti sul numero di richiedenti asilo» e «in quanto Paese forte, economicamente sano abbiamo la forza di fare ciò che è necessario». La cancelliera ha comunque ribadito la posizione del suo governo, sottolineando che i migranti che non hanno una concreta possibilità di ricevere il permesso per rimanere devono tornare nei loro Paesi.
MINISTRO AUSTRIA: «SITUAZIONE DRAMMATIC». «I fatti della scorsa notte devono farci aprire gli occhi sulla drammaticità della situazione. Bisogna trovare una soluzione, una risposta veramente europea, pochi Paesi non possono affrontare il problema da soli", ha detto il ministro degli Esteri austriaco, Sebastian Kurz, arrivando alla seconda giornata del Consiglio informale Ue degli Affari esteri a Lussemburgo. "Non si possono lasciare soli i Paesi, vale per l'Ungheria e la Grecia, nei controlli alle frontiere», ha aggiunto.
ALLARME FOREIGN FIGHTERS. Il ministro degli Esteri austriaco mette in guardia sulla possibile presenza di foreign fighters, i combattenti europei di ritorno da Siria e Iraq, fra le migliaia di migranti che ogni giorno entrano in Macedonia diretti verso l'Unione europea. «Il mio collega macedone mi ha appena avvertito che nei flussi di migranti in entrata nel suo Paese c'è il pericolo che siano presenti anche dei foreign fighters di ritorno dal Medio Oriente. C'è anche un grande tema di sicurezza" nella crisi dell'immigrazione, ha detto Kurz. Se la rotta via mare verso l'Italia è destinata ad esaurirsi con l'arrivo dell'inverno, ha continuato, quella via terra dei Balcani "continuerà a essere percorsa».
MINISTRO UNGHERIA: «POLITICA UE FALLITA». Per il ministro ungherese degli Esteri, Peter Szijjarto, il forte afflusso di migranti degli ultimi giorni in Ungheria è la conseguenza «del fallimento della politica europea sulle migrazioni e delle dichiarazioni irresponsabili di alcuni leader europei». Il ministro ha sottolineato che l'Ungheria «cerca di rispettare le regole di Schengen e di Dublino, come concordato», e che «le critiche sono inammissibili».
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