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11 Settembre 2015 - 10:59
Un altro "giustiziato" con l'accusa di aver tradito la moglie
DAMASCO. I jihadisti del sedicente Stato islamico hanno lapidato a morte una donna accusata di adulterio nella piccola cittadina di Hajin, nella provincia orientale siriana di Dayr az-Zor, non lontano dal confine iracheno. La notizia è stata riferita su Twitter dagli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo vicino all'opposizione con sede in Gran Bretagna. Oltre all'orribile uccisione della donna, la cui identità non è stata rivelata, gli attivisti hanno denunciato altre 'esecuzioni' compiute dall'Is per comportamenti che i jihadisti hanno ritenuto anti-islamici. Sempre in Siria, un uomo accusato di «sodomia» è stato ucciso «lanciandolo dal tetto di un palazzo», ha sottolineato l'Osservatorio, evidenziando come questa sia la pena che lo Stato islamico applica agli «omosessuali». Un uomo, infine, è stato "giustiziato" ad al-Bukamal, sempre nella provincia di Dayr az-Zor, con l'accusa di aver tradito la moglie. L'uomo è stato ucciso da un plotone di esecuzione nella piazza al-Fayha'a davanti alla folla.
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