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24 Settembre 2015 - 12:40
Tragedia in Arabia Saudita, circa 800 i feriti. L'Iran accusa i sauditi
RIAD. Tragedia di dimensioni enormi in Arabia Saudita durante l'Hajj, il pellegrinaggio rituale alla Mecca. L'ultimo bilancio della calca a Mina nel primo giorno di Eid al-Adha, la Festa del Sacrificio, importante ricorrenza religiosa per i musulmani, parla di almeno 717 morti e 805 feriti. Lo rende noto la Protezione Civile saudita. Al-Arabiya aggiunge che le forze dell'ordine saudite hanno bloccato tutti gli accessi al ponte che porta a Mina. Alcuni dei feriti sono stati trasferiti in quattro ospedali nella zona, altri sono stati trasportati in elicottero in strutture alla Mecca.
L'Iran punta il dito contro la sicurezza saudita. «Per ragioni che ignoriamo» è stata chiusa una strada nei pressi del luogo dove i pellegrini eseguono il rito simbolico della lapidazione di Satana, ha affermato il capo dell'organizzazione iraniana dell'Hajj, Said Ohadi. «Questo ha provocato il tragico incidente», ha aggiunto Ohadi, in una dichiarazione alla tv di Stato di Teheran. Critiche al governo di Riad sono arrivate anche dal vice ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, secondo il quale i sauditi sono «responsabili del tragico evento di oggi». Per Amir-Abdollahian avrebbero dovuto fornire «aiuti di emergenza ai feriti, gestire la crisi e garantire la sicurezza dei pellegrini». Sono almeno 43 gli iraniani morti e oltre 60 quelli rimasti feriti nella calca a Mina.
Due settimane fa il crolo di una gru sulla Grande mosche della Mecca aveva fatto più di cento morti. L'Hajj, il pellegrinaggio rituale alla Mecca, più volte negli anni si è tragicamente trasformato in un bagno di sangue con migliaia di fedeli rimasti uccisi, perlopiù a causa della ressa.
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