Si fa sempre più alta la tensione nel Nord del Kosovo. Decine di serbi si sono scontrati con i militari di Kfor, la forza di pace della Nato, mentre cercavano di prendere il controllo degli uffici di uno dei comuni in cui i sindaci di etnia albanese si sono insediati la scorsa settimana, con l'aiuto delle autorità. Negli scontri sono rimasti feriti anche 11 militari italiani, di cui tre in condizioni serie ma non in pericolo di vita, ha scritto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un tweet.

"Voglio esprimere solidarietà ai militari della missione KFOR rimasti feriti in Kosovo durante gli scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara", ha precisato. "I militari italiani continuano ad impegnarsi per la pace", ha quindi sottolineato.

Il premier kosovaro Albin Kurti sollecita, d'accordo con Antonio Tajani, il ritorno alla calma nel nord del Paese. Belgrado e Pristina, ha aggiunto, devono tornare all'impegno preso da Belgrado e Pristina lo scorso febbraio per avviare il percorso di "normalizzazione". Kurti ha reso noto in un tweet di aver parlato al telefono con il ministro degli Esteri italiano con cui ha concordato, ha scritto, che "il momento attuale chiede l'attuazione dell'accordo base e la situazione al nord torni alla calma".

Fratture, ustioni e ferite da schegge sono state riportate dai militari feriti, compresi gli 11 italiani. I militari italiani insieme a quelli ungheresi e polacchi, erano in appoggio alla polizia kosovara. Nel corso della schermaglia con la polizia, i serbi hanno cominciato a lanciare oggetti contro agenti e militari e a ritirare indietro i lacrimogeni, lanciati dalla polizia, ferendo i militari Kfor.

Gli incidenti sono avvenuti a Zvecan, 45 chilometri a nord di Pristina, con i serbi che si sono scontrati con la polizia kosovara. Poi i soldati della Kfor hanno chiesto ai manifestanti di liberare la strada a due veicoli delle forze speciali di polizia kosovare.

Dinanzi al loro rifiuto, i militari hanno usato gas lacrimogeni e granate stordenti per proteggere gli ufficiali kosovari nei veicoli e disperdere i manifestanti, secondo i media locali. I serbi hanno risposto lanciando pietre e dando alle fiamme un'auto.

"La Difesa e il ministro Guido Crosetto esprimono vicinanza e augurano una pronta guarigione ai militari @Nato Kfor italiani, ungheresi e moldavi rimasti feriti negli scontri in Kosovo", si legge in un tweet del ministero della Difesa.