Al Trianon-Viviani l’atteso live di Erry Mariano

Appuntamento imperdibile domenica 13 ottobre alle ore 20.30, al teatro Trianon-Viviani, tempio della musica partenopea. Torna Erry Mariano dopo i fortunati concerti, tutti sold out, al Palapartenope e al teatro Bracco col fortunato spettacolo “Mi racconto…”. È un altro momento importante nel suo percorso artistico, e già si annuncia un nuovo tutto esaurito per una serata dedicata come sempre all’amore e alle coppie, punti fermi protagonisti del suo stile musicale. Nel corso del concerto - presentato da Magda Mancuso - oltre le sue più note canzoni, Erry Mariano proporrà al suo pubblico l’ultimo inedito “Amore mio mi vuoi sposare”, le cui note già impazzano nelle radio e sui social.

Questo pezzo, i cui autori sono Vincenzo D’Agostino e Barbato Campoluongo, ha visto la partecipazione di prestigiosi musicisti, tra i quali spicca il nome di Michael Thompson alla chitarra, con Alfredo Golino alla batteria, Cesare Chiodo al basso, Nino Danisi al pianoforte e sinth. Con gli arrangiamenti dello stesso Danisi e il mix e mastering di Francesco Di Tullio. La produzione esecutiva è di Salvatore Errichelli e il brano è stato registrato al Wave Studio’s sempre di Di Tullio.

“Ho conservato gelosamente questa canzone per diversi anni con grande piacere, perché non riuscivo a trovare alcune soluzioni tecniche che mi permettessero di definire appieno il brano – dice Erry Mariano. Poi, grazie alla magia del maestro Danisi, abbiamo saputo fondere l’amore con l’armonia della musica, creando questo sound unico. In più abbiamo messo la ciliegina sulla torta, grazie alla collaborazione del magico chitarrista Michael Thompson. Ovviamente un mio grazie infinito va agli autori, i maestri D’Agostino e Campoluongo”.

Molto bello anche il video del brano curato da Ferdinando Esposito con lo scenografo Antonello Vastolo, dove la poesia, oltre che dalla musica è rappresentata dal Golfo e dal Vesuvio che campeggia in lontananza. Nel concerto di domenica Erry Mariano sarà accompagnato da Gaetano Diodato al basso, alle chitarre da Federico Luongo e Daniele Palladino, alla batteria da Claudio Sannino, al piano da Nino Danisi che è anche direttore e arrangiatore e infine alle tastiere da Gianni Cuciniello. Ai cori Enrico Rispoli e Antonella Montalto.