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L'EVENTO
31 Ottobre 2024 - 19:37
PAESTUM. Ha aperto oggi i battenti al Next di Paestum (31 ottobre-3 novembre) il principale appuntamento internazionale per il turismo archeologico e la promozione delle destinazioni culturali del Mediterraneo, un ruolo che in ventisei anni le ha conferito un esempio virtuoso tra domanda e offerta dello straordinario nazionale patrimonio nazionale con gli addetti ai lavori, il business professionale e con il mondo della scuola.
Sono solo alcune delle innumerevoli meraviglie che il Sud e la Campania custodiscono in termini archeologici, destinazioni principe per l’esplorazione di questi tesori tramandati da antiche civiltà. Siti archeologici, musei, aree di scavo sono un bene inestimabile soprattutto per il Sud, terra disseminata di tracce del passato, scrigno di reperti e testimonianze che periodicamente emergono contribuendo a ricostruire il mosaico del tempo che scorre. Basti pensare che tra i 60 siti archeologici riconosciuti dall’Unesco, ben 12 si trovano nel Sud Italia e secondo i dati della Bmta, che ha aperto i battenti a Paestum. Sempre al Sud arrivano il 30% dei visitatori e il 27% degli introiti totali. E ci sono ancora ampi spazi di crescita. La Campania è prima regione del Mezzogiorno per numero di presenze turistiche nelle città d’arte, ma nella classifica nazionale è sesta (Napoli è quinta), poiché registra numeri modesti rispetto alle altre regioni italiane. Un posizionamento che andrebbe colmato con interventi di policy ad hoc in grado di consentire di trasformare i visitatori in turisti. E’ quello che sta facendo la Regione Campania che sostiene il turismo culturale in una logica di sostenibilità. “Non solo i grandi attrattori, ma anche verso i piccoli centri ed i luoghi archeologici”, ha sostenuto l’assessore regionale al Turismo, Felice Casucci, che ha dato il via alla kermesse culturale insieme dl fondatore e direttore della Borsa, Ugo Picarelli, Tiziana D’Angelo, direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, Barbara Casagrande, segretario generale del Ministero del Turismo, Maria Antonietta Di Filippo, vice sindaco e assessore all'Identità locale del Comune di Capaccio Paestum, Pasquale Sorrentino, consigliere della Provincia di Salerno con delega al Turismo, Vincenzo Cirillo, consigliere delegato alla Promozione del Territorio della Città Metropolitana di Napoli, Giuseppe Coccorullo, presidente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Ignazio Abrignani, presidente Osservatorio Parlamentare per il Turismo, Francesco Micciché, sindaco di Agrigento, Giuseppe Parello, dirigente Coordinatore Parchi e Siti Unesco della regione Siciliana e presidente del Consiglio del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi.
“Torniamo sempre con grande gioia come Regione Campania alla Borsa di Paestum che è una delle fiere più importanti per il nostro incoming, in particolare per quello culturale in un luogo speciale come il Next”, ha dichiarato Casucci. “Siamo qui anche per raccontare gli impegni assunti in passato e onorato realizzando una serie di iniziative come i nostri cinque atti di programmazione regionale. Abbiamo vinto tante sfide ma ne abbiamo ancora altre da affrontare, quali un coordinamento maggiore tra gli eventi che si fanno in Campania, avere un calendario unico e delle risorse dedicate che vadano nella direzione della maggiore coesione territoriale possibile. Dobbiamo inoltre recuperare molto su tutta la parte relativa all’emersione dall’opacità della ricettività e dobbiamo garantire ai tour operator dei risultati che siano però il più possibile conformi alla nostra programmazione”.
Ha rimarcato Tiziana D’Angelo, direttore dei Parchi archeologici di Paestum e Velia: “Alla Bmta raccogliamo un territorio concepito veramente su scala globale, dal Mediterraneo e oltre, creando davvero un dialogo tra diversi operatori e fruitori che afferiscono al settore del turismo per riflettere su nuove strategie e cercare di creare un’offerta culturale che si adatti alle esigenze sempre più diversificate di un pubblico ampio e molto particolare”.
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