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L'arte di festeggiare: il Carnevale rivive a Villa di Donato

A Napoli le connessioni tra cibo, peccato e potere in un evento unico curato da Fabiana Mendia, tra letture, opere d'arte e tradizioni culinarie

Fabiana Mendia

Fabiana Mendia

NAPOLI. Al termine delle celebrazioni del Carnevale, Villa di Donato a Napoli ospiterà il progetto “L’arte presa per la gola”, ideato e curato dalla giornalista e storica dell'arte Fabiana Mendia. Mercoledì 5 marzo 2025, alle 20.30, si terrà l'incontro dal titolo "Carnevale e Quaresima. Relazioni tra cibo, peccato, santità e potere", con la partecipazione di Claudio di Palma per una lettura di testi critici e letterari. L'evento, realizzato in collaborazione con l'associazione culturale Arteindiretta, offrirà una ricca panoramica di temi e immagini legati al Carnevale, esplorando aspetti meno conosciuti attraverso opere d'arte e testimonianze letterarie. Saranno affrontati argomenti di storia dell'arte, della società, dell'evoluzione del gusto, della gastronomia e delle storie dei cuochi e delle loro creazioni. I partecipanti avranno l'opportunità di immergersi nuovamente nell'atmosfera vivace e colorata del Carnevale di un tempo, descritto da Mendia come un evento maestoso, caratterizzato da teatri itineranti, scene di vita quotidiana come le fritture di strada, sfilate di carri allegorici, maschere, giochi acrobatici e festeggiamenti notturni nei palazzi e nei teatri.

«Città come Roma, Venezia e Napoli hanno sempre celebrato il Carnevale in modo coinvolgente», afferma Mendia. Il racconto sarà arricchito da letture di memorie storiche e letterarie, analisi di opere pittoriche e narrazioni di antiche tradizioni culinarie, con testimonianze di artisti francesi e fiamminghi che hanno rappresentato rituali come il “Combattimento tra Carnevale e Quaresima” e i “Menu dei giorni di grasso” e “Menu dei giorni di magro”.

Fabiana Mendia descriverà anche i luoghi storici del Carnevale, citando artisti, italiani e stranieri, che hanno catturato l'essenza di questa festa, come il famoso Albero della Cuccagna, eretto davanti a Palazzo Reale.

A seguire, l'incontro si concluderà con un momento conviviale che offrirà un “menù di magro” (ma non troppo), comprendente zuppa di cavolo nero e fagioli con crostini, farinata con baccalà alla napoletana e migliaccio dolce.

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