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"Non mi avrete mai", in memoria di Gaetano di Vaio

Ad un anno dalla scomparsa del produttore e regista la famiglia, gli amici e l'intera comunità lo ricordano in un evento in programma venerdì 30 maggio dalle ore 19 alle 23 da Foqus, in via Portacarrese a Montecalvario ai  Quartieri Spagnoli

Gaetano Di Vaio

Gaetano Di Vaio

NAPOLI. Ad un anno dalla scomparsa di Gaetano Di Vaio la famiglia, gli amici e l'intera comunità lo ricordano in un evento dal titolo " Non mi avrete mai " in programma venerdì 30 maggio dalle ore 19.00 alle ore 23.00 da Foqus Via Portacarrese a Montecalvario, 69 ai  Quartieri Spagnoli di Napoli.
Produttore, regista, sceneggiatore di numerosi film e documentari, tra le tante cose è stato anche attore e partner produttivo della serie Gomorra.
Gaetano è morto in un incidente stradale  il 22 maggio scorso all'età di 56 anni e per chi lo ha conosciuto, ha lasciato un vuoto incolmabile. " Non mi avrete mai " è una frase che per Gaetano ha avuto un'importanza straordinaria, e che racchiude un modo di stare al mondo, ed è anche per questo che dopo la sua morte " Non mi avrete mai " è diventato il nome di un collettivo, lo stesso che ha fortemente sentito l'esigenza di ricordare chi era Gaetano e di quanto abbia inciso nelle vite di tanti.
E da tenere bene a mente nella storia di Gaetano di Vaio c'è davvero tanto, un sopravvissuto, un esempio, un uomo che ha fatto del riscatto sociale non solo il suo di obiettivo ma quello di un'intera comunità che ha sostenuto senza mai voltarsi dall'altra parte, anche dopo aver raggiunto la popolarità.  " Non mi avrete mai" è anche il nome del bellissimo romanzo scritto a quattro mani con Guido Lombardi, in cui  Gaetano - all'epoca già produttore di film e documentari - si racconta. Prima come un bambino cresciuto nella periferia e poi come giovane detenuto.
Nato a Napoli nel 1968, nel quartiere di Piscinola da famiglia povera, figlio di un custode di una scuola della periferia partenopea, a causa delle condizioni economiche familiari venne messo in collegio a 7 anni  dove subì soprusi e violenze, poi in un centro di igiene mentale. Dopo essere uscito dal collegio entrò in contatto col mondo della tossicodipendenza e della delinquenza, senza mai affiliarsi alla camorra. Entrò dapprima in riformatorio, poi nelle comunità per minori a rischio e per tossicodipendenti, e infine nel carcere di Poggioreale dopo essere stato riconosciuto colpevole di rapina e spaccio di stupefacenti; tornò libero nel 1998, diventando prima operatore culturale. Nel 2001 entrò nella Compagnia "I ragazzi del Bronx napoletano" creata da Peppe Lanzetta, fondò poi nel 2003 l'associazione culturale Figli del Bronx, divenuta in seguito una casa di produzione cinematografica Bronx film, che ha prodotto diversi lavori, mai banali, vere e proprie imprese cinematografiche che vanta premi e riconoscimenti importanti. 
Gaetano ha avuto il coraggio e la caparbietà di dare spazio a tematiche scomode e ad autori fuori dal coro, è stato punto di riferimento per autori e produttori. Oggi la famiglia  e gli amici, sentono forte questa esigenza di riflettere sul percorso di Gaetano e di ricordarlo alla città di Napoli. 
 Da quando ha aperto la baracca nel campo rom, di quando montava le antenne satellitari o di quando ha iniziato a fare arte con il teatro e poi a produrre cinema. L' energia che metteva quando andava nelle scuole a presentare le sue opere o quando interveniva nelle trasmissioni televisive per accadimenti spesso legati alla cronaca, sempre dalla parte dei ragazzi e delle ragazze, senza mai puntare il dito ma offrendo loro sempre un punto di vista lucido e di sostegno. Quante persone incrociate durante questi pezzi di vita sono poi diventati rete. E uno ad uno hanno fatto parte della vita di Gaetano. Lui che aveva una capacità innata di creare ponti e connessioni non è da tutti, sempre in movimento tra i tanti progetti che sarebbero stati dei veri e propri atti rivoluzionari, luoghi e momenti di incrocio per alcuni, veri e propri punti di partenza per altri. 
Dopo aver piantato lo scorso mercoledì 21 Maggio,  al CT Mammut in piazza Giovanni Paolo II a Scampia,  un albero in suo onore,  venerdì 30 maggio la serata tutta dedicata a Gaetano di Vaio, con il cuore colmo di lui. Perché nessuno muore davvero finché vive nel cuore di chi resta.
Il 30 maggio interverranno amici, artisti e musicisti.

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