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La presentazione

La Napoli spagnola nel nuovo libro di Guido D'Agostino

Appuntamento domenica 26 ottobre a Santa Maria La Nova. Con l'autore dialoga il professore Alessio Russo

La Napoli spagnola nel nuovo libro di Guido D'Agostino

Guido D'Agostino e il suo nuovo libro

NAPOLI. Domenica 26 ottobre alle ore 11 a Santa Maria La Nova, Guido D’Agostino presenta il suo libro “Napoli spagnola. Da Alfonso il Magnanimo a Filippo II (1442-1598). Il racconto, le testimonianze, gli approfondimenti, le immagini” (La valle del tempo edizioni). Con l'autore dialoga il professore Alessio Russo.

La progressione temporale-epocale in cui siamo soliti inquadrare lo svolgimento della civiltà e della cultura dell'ambito occidentale, in particolare con specifico riferimento all'Italia e al Mezzogiorno, contempla diverse ed estese fasi, con in più l'individuazione di determinati soggetti collettivi (nazioni, popoli) a cui siamo in vario modo agganciati e/o connessi. Sicché è prassi intellettuale comune distinguere età antica, o classica, medioevale, moderna, illuministica, post-unitaria, contemporanea, attuale.

Quanto ai soggetti coinvolti, pensiamo almeno a Grecia, Roma, Bisanzio, Francia (inclusi normanni e angioini), Spagna, Austria, Inghilterra e America. Nel caso della presente opera su Napoli, si abborda l'età moderna (secoli XV-XVIII) e si fanno i conti con l'incombente presenza della Spagna, prima catalano-aragonese e quindi castigliana-asburgica: una Napoli spagnola, con l'ingresso in scena di un sovrano come Alfonso il Magnanimo, e la serie degli eredi e successori (Ferrante, Alfonso II, Ferrandino, Federico, a parte il breve “esperimento" compiuto nel 1494 dal sovrano francese Carlo VIII).

Ovviamente, almeno altrettanto spazio è dedicato al re-imperatore Carlo V, che subentra a Ferdinando il Cattolico, ultimo protagonista aragonese, e poi a suo figlio Filippo II, che occuperà il trono napoletano (e del Regno che dalla città-capitale prende, e non a caso, il nome) fino alla fine del Cinquecento.

Si tratta, in pratica, del cuore dell'età moderna (da metà Quattrocento a fine secolo XVI) e della importantissima presenza spagnola che tanto ha condizionato lingua, costumi, mentalità, rapporti sociali e politici della nostra realtà locale, della quale comunque si sono ricostruiti i tratti essenziali (personaggi, vicende, processi socio-politici e istituzionali).

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