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Istituto Italiano per gli Studi storici, Visco inaugura l'anno accademico 2025-2026

Saranno 15 borsisti del primo anno e 11 del secondo a frequentare i corsi e i seminari offerti dall’Istituto fondato da Benedetto Croce

Istituto Italiano per gli Studi storici, Visco inaugura l'anno accademico 2025-2026

NAPOLI. Giovedì 20 novembre alle 16 nella sede dell’Istituto italiano per gli studi storici (Palazzo Filomarino, via Benedetto Croce 12, Napoli) si inaugura l’anno accademico 2025-2026, il 78° dalla fondazione. La cerimonia sarà presieduta da Orazio Abbamonte, presidente dell’Istituto. 

Michele Ciliberto, presidente della Giunta scientifica, illustrerà il programma di corsi, seminari, conferenze e conversazioni del nuovo anno accademico; Marta Herling, segretario generale, presenterà i borsisti e le attività dell’Istituto e Andrea Frizzera darà la sua testimonianza di allievo. La prolusioneCultura ed economia, intelligenza e libertà, sarà tenuta da Ignazio Visco, Governatore onorario della Banca d’Italia.

Saranno 15 borsisti del primo anno e 11 del secondo afrequentare i corsi e i seminari offerti dall’Istituto fondato da Benedetto Croce, anche grazie al sostegno di: Università degli studi di Napoli «Federico II», Pio Monte della Misericordia, Fondazione Banco di Napoli, Fondazione Raffaele Mattioli per la storia del pensiero economico, Accademia dei LinceiPremio Viki Morelli.

Le attività scientifiche sono animate dal confronto con personalità del mondo accademico di rilievo nazionale e internazionale. L’Istituto conferma così il suo impegno di scuola di alta e libera formazione che, sin dalle origini, ha l’obiettivo di formare la futura classe dirigente: circa 1.400 allievi dalla sua fondazione, oggi docenti universitari di levatura internazionale ed esponenti di rilievo della vita intellettuale, politica e civile. 

I seminari tenuti dai borsisti costituiscono il centro dell’attività dell’Istituto; i corsi annuali destinati agli allievi saranno tenuti dMichele Ciliberto, Massimo Ferretti e Andrea Giardina; è previsto un ciclo di seminari su “Maestri e allievi dell’Istituto” e un ciclo di conferenze su “Napoli giacobina”; in programma, inoltre, “Conversazioni su lettere, arti, musica”, incontri e dibattiti aperti anche alla città.

Negli ultimi anni i contributi pubblici - Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud, Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministero della Cultura, Regione Campania - hanno consentito, oltre alla realizzazione dei densi programmi di alta formazione e ricerca e alla pubblicazione di sei collane editoriali e degli «Annali», l’incremento del patrimonio bibliografico, la digitalizzazione di fondi antichi e di documenti d’archivio e l’acquisizione di nuovi spazi per la sede.

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