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L'anniversario

Conservatorio di San Pietro a Majella celebra i 100 anni del museo storico musicale

Ciccarelli: «Un patrimonio vivo, che continua a parlare al presente». Panariello: «Un’eredità che la città merita di riscoprire»

Conservatorio di San Pietro a Majella celebra  i 100 anni del museo storico musicale

NAPOLI. Il Conservatorio di San Pietro a Majella celebra il 3 dicembre i cento anni del suo Museo Storico Musicale, inaugurato da Francesco Cilèa nel 1925 e oggi custode di una delle collezioni più importanti d’Europa, tra strumenti antichi, dipinti, cimeli e documenti della grande scuola musicale napoletana.

La giornata di studi si aprirà nella Sala Martucci alle 9.30 con i saluti istituzionali della presidente del CdA, Carla Ciccarelli, e del direttore, Gaetano Panariello.

«San Pietro a Majella vive il suo museo come parte della propria identità - afferma Ciccarelli -. Celebrare questi cento anni significa riconoscere il valore di ciò che custodiamo e l’impegno quotidiano di chi lo rende vivo. La memoria musicale non è un archivio fermo nel tempo: è un’eredità che continua a parlare al presente».

A sottolineare il ruolo del complesso museale anche Panariello: «Questo patrimonio appartiene alla città e al Paese. Le sue collezioni raccontano una storia che merita di essere riscoperta e condivisa. È un dovere, oltre che un onore, accompagnare questo centenario con un lavoro di studio e valorizzazione».

Alla sessione introduttiva seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni culturali e territoriali, mentre il programma scientifico - coordinato dal professor Luigi Sisto - attraverserà storia, archivio, collezioni organologiche e progetti di restauro, fino al momento musicale conclusivo su un pianoforte storico. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 17, il Museo aprirà le sue sale al pubblico per una visita straordinaria.

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