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La storia

Da Mugnano a Parigi, Ilaria campionessa europea di danza a 13 anni

Si allena quattro ore al giorno, ha cominciato con il latino americano piccolissima. Ora la vittoria con il partner Diego Sponzilli (15 anni). La madre: "Nelle nostre periferie lo sport è un'opportunità"

Da Mugnano a Parigi, Ilaria campionessa europea di danza a 13 anni

NAPOLI. Da una piccola scuola di danza della provincia napoletana alle grandi competizioni internazionali: quella di Ilaria Russolillo è una storia di fatica e successo, che l'hanno portata, pochi giorni fa, a tagliare uno dei traguardi più importanti che una giovane ballerina possa augurarsi. A soli 13 anni, Ilaria, lo scorso primo febbraio, si è aggiudicata il titolo di campionessa europea di danza latina nella categoria "Under 16", conquistando il primo posto nella prestigiosa gara "La nuit de la dance de Courbevoie" di Parigi, in coppia con il suo partner Diego Sponzilli (15 anni). Ci aveva già provato, andandoci molto vicina, alla "UK Dance International Festival" di Londra, tra gli eventi europei a cui Ilaria era stata accompagnata negli ultimi mesi dalla famiglia, da sempre unita e felice di sostenerla in questo percorso. "Ilaria balla latino da 10 anni e classico da 2. Da 3 anni è cominciata la nostra avventura all'estero, dove ci siamo recati spesso per partecipare a competizioni internazionali. Non avremmo immaginato di arrivare a tanto, oggi siamo felici e orgogliosi di lei", dice la madre Elia Farina.

La passione di Ilaria per la danza, infatti, è nata un po' per caso. Comincia a danzare da piccolissima: ha solo 3 anni, quando mamma Elia la porta a fare una semplice prova di danza nella scuola di ballo Spia Academy, dove avviene l'incontro speciale con la sua coach, Melania Russo, oggi la sua più grande fan. Da allora questa ragazza, cresciuta con la famiglia a Mugnano di Napoli, non si è più fermata. "Mi ricordo - racconta la madre di Ilaria - che la maestra mi faceva i complimenti per il suo talento, che dimostrava non solo nel ballo, mia figlia è sempre stata super disciplinata. Anche la danza probabilmente contribuisce ad inculcare questo grande rispetto per le regole. Fatto sta che qualunque cosa le venisse spiegato, riusciva ad eseguirlo perfettamente".

Allenamenti e gare oggi scandiscono la vita della piccola campionessa napoletana: "Mia figlia si allena tutti i giorni dalle 16 alle 20. Ha vinto vari campionati italiani, terzo posto a Blackpool, finalista agli europei in Spagna fino a questo primo posto a Parigi. I suoi sacrifici sono tutti ripagati dalla bellezza che riesce a restituirci. Mentre tutti gli altri ragazzi della sua età stanno dalla mattina alla sera con il cellulare in mano, lei va in plaestra e balla. Conosce lo spirito di squadra, è mentalmente aperta perché sempre a contatto con la gente, dimostra maturità e soprattutto determinazione nel raggiungere i suoi obiettivi".

"A tutti i giovani dovrebbe essere concessa l'opportunità di praticare uno sport, soprattutto a chi vive in periferia o in quartieri disagiati - conclude Elia, che svolge l'attività di imprenditrice nella sua zona - La pratica sportiva fa bene ed è un modo per concentrarsi su qualcosa di importante che certamente allontana dalla strada". Intanto, Ilaria, tra rinunce e soddisfazioni, guarda lontano. Ogni giorno è un piccolo passo in avanti verso il suo sogno più grande: quello di diventare una ballerina professionista.

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