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Licola, è allarme rosso per il degrado

L’ambientalista Mercurio: «Questa è terra di nessuno, la politica ci ignora completamente»

Licola, è allarme rosso per il degrado

«La sicurezza a Licola è come il diavolo e l’acqua santa. Dicono che metteranno le telecamere. E alla fine una beata cippa». È la considerazione iniziale, una delle tantissime per denunciare a chiare lettere lo stato di assoluto degrado ed abbandono in cui versa per lo più da oltre sessant’anni la popolosa frazione flegreo-domizia, dell’attivista-ambientalista Umberto Mercurio, presidente oramai storico dell’associazione “Licola Mare Pulito.

«Qui non ci sono controlli del territorio, questa è terra di nessuno e alla politica del “noi” non interessa. Questa volta hanno preso di mira i carrellati dandogli fuoco e il rogo è stato spento da qualche volenteroso. Ora andranno smaltiti e ne dovranno essere messi nuovi, con altri costi per la collettività. Non ci vuole molto a capire chi sono e non ci vuole molto a fare un’ordinanza affinché stiano in casa e fanno danni in giro». Rivolto, poi, all’assessore comunale all’Ambiente e al Decoro urbano di Pozzuoli, Salvatore Caiazzo, Mercurio chiede di sostituire «i carrellati e di portarli dove c’è la sbarra di accesso alla spiaggia libera. Le sedie rotte e accatastate sono una vergogna».

Al sindaco Luigi Manzoni, poi, fa presente che «urge un incremento della vigilanza delle forze del ordine perché tra cavalli che circolano, lancio di uova, gli imbecilli con le pistole a piombini, paletti rotti, rampe per accedere ai propri ingressi, auto sui marciapiedi, l’ordine e le regole non saranno mai applicate se si continua a tollerare ciò. La zona di Licola è soggetta a continui atti di inciviltà per abbandoni di rifiuti vari».

Nel merito di questo scenario da disastro ambientale o da baratro vicino, Caiazzo annuncia «una serie di interventi articolati e già programmati in questi giorni. L’impegno sul campo, la presenza diretta, come mostrato e dimostrato ogni giorno, sono sotto gli occhi di tutti, atteso che attraverso gli uffici preposti, si sta provvedendo a monitorare il territorio con vigili in borghese. Occorre necessariamente la collaborazione dei cittadini. In futuro bisogna prevedere telecamere. Anche nelle ore notturne, frotte di minorenni presidiano il quartiere con schiamazzi e atti vandalici. Faremo tutto ciò che è possibile attuare, avendo come principio cardine la tolleranza zero».

Intanto va rilevato che, proprio qualche giorno fa, Mercurio ha sollevato la gravità, il pericolo, di un’altra criticità emergenziale che, ad ogni temporale, mette in ginocchio la vasta zona ed il suo importante insediamento abitativo, con vistosi allagamenti causati da pompe di sollevamento in tilt, canali otturati da troppo pieno, rovine di fogne che implodono alle prime, vistose piogge. Mercurio, specie in vista della prossima apertura delle scuole, evidenzia con un pizzico di malcelata ironia: «Il servizio traghetti da Licola a Reginelle e viceversa è entrato regolarmente in funzione, in attesa delle Sugarole degli espurghi, per il ripristino veicolare. Andate pieno, si rischia eccome».

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