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Lettera ai lettori

Meglio pacifista donnaiolo che guerrafondaio rimbambito

Cari amici lettori, ho l’impressione che, a onta degli sforzi subdoli o violenti della sinistra, qualcosa nel mondo stia davvero cambiando. Attendiamo l’esito dei ballottaggi per vedere se e quanto sia servito a Macron gettare la maschera e aggrapparsi alla sinistra di Melenchon, che nulla condivide dei suoi programmi. Accetteranno gli elettori moderati questa svolta? La situazione è meno confusa negli Stati Uniti. Joe Biden è crollato nello scontro televisivo con Trump e la stampa democratica ne ha sollecitata la sostituzione con altro candidato più consapevole di se stesso. Il presidente in carica, tuttavia, non ha nessuna intenzione di farsi da parte, dalle donne della sua famiglia. La sostituzione non è quindi proponibile, per ora. Non so se sarà possibile in seguito e se, arrivando tardi e come estrema ratio, possa influenzare favorevolmente gli elettori. Le maggiori probabilità sono, ora come ora, per Donald Trump. A nulla serve la demonizzazione per pera della sinistra, che lo stesso atteggiamento ha tenuto contro il partito della Le Pen e, senza cambiare una virgola, contro Giorgia Meloni. Io, come sapete, sono per Trump. Questi rappresenta l’opzione di pace contro quella di guerra e lo fa verosimilmente, poiché tutti sanno che, a differenza di Obama e di Biden, non ha iniziato nuove guerre durante la sua presidenza. Del resto, egli ha espressamente dichiarato che, appena eletto, porrà fine ai combattimenti fra Russia e Ucraina. Un fatto ben possibile, poiché senza le manovre dei democratici USA, la guerra non sarebbe nemmeno iniziata. Assai meno rilevante, per noi, sarebbe ogni altro cambiamento nella politica di Washington. L’altra guerra, quella contro il terrorismo di marma musulmana, che si chiami Hamas, Hezbollah, Hutu o in qualsiasi altro modo. Anche su questo terreno, però, Trump si è comportato molto meglio di Biden, mantenendo un atteggiamento poco conciliante verso gli Ayatollah. Costoro hanno avviato, sotto il mite Biden, una politica espansiva che altrimenti, forse, non avrebbero osato. Voglio però precisare che, tra i fatti di minore rilevanza, c’è una delle maggiori persecuzioni giudiziarie contro il Tycoon: la sua abitudine, in anni più giovani, di frequentare i letti di pornostar, fotomodelle e altre femmine pregiate. Bene, io, come sapete, sono molto favorevole all’uomo bisessuale e quindi, preferisco Trump a tutti gli omosessuali che infestano palazzi, spettacoli e gran parte dell’élite mondiale. Taccio, per evitare polemiche, del presidente democratico che sfogava il suo sesso adulterino con una signora nelle stanze della Casa Bianca, senza alcuna conseguenza. Mi sembra impossibile, del resto, trovare nella sinistra di oggi atteggiamenti ragionevoli: s’indigna per frasi antisioniste di anni fa rubate a giovani di destra e sostengono cortei e comportamenti antisionisti, che si sono espressi anche in violenze fisiche contro gli ebrei. Come dire: una parolaccia detta a destra merita l’inferno, una coltellata di sinistra il paradiso anche senza le vergini riservate ai maomettani. Ciò che conta, in ogni, modo, è che Giorgia vuol cacciare i ragazzi scortesi, mentre a sinistra candidano ed eleggono persone condannate come la Salis e Mimmo Lucano, senza che Elly apra bocca. Mi vien voglia, a volte, di chiedermi: ma questi rossi più rossi del pomodoro chi li ha creati, Dio o Satana? 

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