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L'opinione

Per battere la Destra Macron si gioca tutto

Il 18 luglio, giorno per il via libera alle nomine dei vertici Ue, si avvicina

Il 18 luglio, giorno per il via libera alle nomine dei vertici Ue: Ursula von der Leyen (Commissione Ue); Antonio Costa (Consiglio europeo) e Kaja Kallas (Politica estera) si avvicina. Oggi, però, occhi e orecchie di tutta Europa sono rivolti alla Francia. Per capire se, e come, l'esito dei ballottaggi post sconfitta “europee” di Marcon,  potrà cambiare gli equilibri politici all'Ue. E se sarà possibile per l'assemblea di Bruxelles eleggere la nuova commissione. Facile a dirsi, ma difficile a farsi. “Tutto il mondo è paese” e i “sinistri” sono uguali, dappertutto. E più che quelli dei popoli, hanno a cuore i propri interessi. Sicché, laddove si dovrebbe discutere di futuro, sviluppo dell'Europa, qualità della vita, rispetto dei cittadini e del loro voto, ci sono solo l'ipocrisia e la voglia di potere, di Macron & c., che per salvarsi il deretano - ed evitare la disfatta in Francia, prima e a Bruxelles dopo. Per continuare a tiranneggiare, con il tedesco Scholz, l'Europa - ha lanciato, tanto per cambiare - onde impedire che Le Pen e Bardella possano portare a completamento il successo di sette giorni addietro - la solita ammucchiata antidestra. A proposito fateci caso per questi “signori” la Destra - anche se moderata, conservatrice e rispettosa della democrazia - è sempre estrema, radicale e fascista, mentre la sinistra è solo sinistra, convintamente pacifista anche quando scende in piazza, aggredisce, e minaccia di morte le forze dell'Ordine; tiene sotto scacco città e università, in nome della Palestina e per conto di Hamas, assalta israeliani, ebrei e sprizza antisemitismo e antifascismo da tutti i pori. E lo erano anche quando durante il gay pride di Milano - mentre parlava la Schlein - 4 giornalisti sono stati molestati e palpeggiati dai partecipanti. Essendosi verificato, però, durante una manifestazione “pro(re)gressista”, non è reato, nessuno se n'è scandalizzato, e pochissimi ne sono venuti a conoscenza. Mentre lo sono, invece, quattro stupidate - senza alcun rilievo politico e giudiziario e per altro frutto di una manipolazione di Fanpage - pronunciate in privato da militanti di Gioventù Nazionale, delle quali tutti sono stati messi a parte, con gran clamor di tromba - per gettare fango sulla Destra. Nella fattispecie quella italiana, ma, in questo momento, utilissimo anche contro quella francese. Nessun organo d'informazione, però, si è accorto del “no a nostalgicismi dei totalitarismi, abbiamo già chiuso i conti con il passato” scritto nella lettera inviata dalla Meloni ai giovani del partito. Ne alcuno ha avuto a che dire del fatto che la polizia transalpina sia stata costretta a blindare le urne, per evitare che dopo il voto, se battuta, la sinistra possa procurare violenze, come già fatto alla vigilia. Anzi, “cosa succederà a Bruxelles il 18 luglio, se la destra dovesse andare al governo in Francia?” si è chiesto, sua maestà, Emmanuel 1 (magari che la Francia debba cedere qualche poltrona eccellente ad altri?). E ha firmato oltre 200 “matrimoni d'interesse” con Mélenchon, di cui 127 pro Nfp e 75 pro domo sua cancellando il centro. Insomma, secondo Macron, francesi ed europei devono sorbirsi e pagare di tasca propria tutte le ecofollie green e il centralismo Ue, ma non devono permettersi di provare a cambiare qualcosa. Certo, può anche darsi che la “genialata” dell'Eliseo non funzioni perché i francesi più che Le Pen, sembrano temere Mélenchon e ministri di Macron hanno deciso di prenderne le distanze “non voteremo per il Nfp”, così come i moderati del centrodestra a lui vicini. Alleanza o meno, insomma dovranno comunque, fare i conti con gli elettori che in democrazia, sono quelli che contano. E c'è d'augurarsi che vada proprio così. In ogni caso tocca aspettare stasera per saperlo e 18 luglio per la conferma. Chiedo, però, alla Destra italiana e a quella oltreconfine. Per questi signori accusarla di fascismo e tutto il male possibile, insieme alle “ammucchiate” (nelle quali per entrare occorre superare un esame di sinistrume made in “beceronia” che Conte e i 5S hanno appena superato), sono il solo progetto politico che riescono a concepire e, non lo cambieranno mai. A che serve allora, provare a dimostrargli il contrario? Non è meglio fingere di non sentire e lasciarli affogare nel loro stesso brodo, restando uniti e continuando a lavorare per il bene dei nostri Paesi? I cittadini hanno capito da che parte sta la Democrazia. Quella vera!

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