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Il corsivo

Aurelio è “sceso” in campo ma solo per abbracciare Antonio Conte

Il punto di Salvatore Caiazza dal ritiro del Napoli a Dimaro

Il day-after del Conte-day, ora per il Napoli è veramente una new era

Conte e De Laurentiis alla presentazione

Il calcio a chi fa calcio. Quest’anno Aurelio De Laurentiis ha capito che deve stare lontano dal pallone. Il presidente è il numero uno nella sua società. Sa tenere i conti a poso, sa trattare gli allenatori, riesce a trovare accordi economici con grandi aziende e anche sul mercato non è male. Fossero rimasti questi i limiti, sicuramente l’anno passato sarebbe finita diversamente. Ma il passato è da mettere in un cassetto ha detto Antonio Conte. E deve essere tirato fuori eventualmente si dovessero commettere di nuovo gli stessi errori. Il patron la batosta l’ha sentita eccome. Si è reso conto di essersi fatto male. E per rimediare ha dato tutto in mano ad un allenatore manager che la materia la conosce molto bene. Ha portato con lui, poi, degli elementi che lo seguono anche negli inferi e sanno come ricostruire una squadra a pezzi. Nella prima domenica solandra, don Aurelio ha deciso di andare al campo di Carciato. Tantissimi i tifosi che ieri erano presenti in Val di Sole e naturalmente sugli spalti. È stato portato in trionfo. Tanti i cori ricevuti, nessuno offensivo. La gente ha capito lo sforzo fatto e l’ha applaudito. Naturalmente ha incontrato Conte in campo e l’ha abbracciato. Un gesto molto sentito. Naturalmente non ha parlato di tattica o di calciatori. L’anno passato si era messo in testa di fare tutto lui e addirittura qualche volta è sceso negli spogliatoi per dare dei consigli. Un fuori programma che i tre allenatori della passata stagione hanno dovuto subire. Con Antonio da Lecce non potrebbe mai capitare. Guai ad entrare nel proprio lavoro. Diventa un diavolo. Basti pensare che quando prova qualche schema a porte chiuse qui a Dimaro Folgarida devono rimanere fuori anche gli uomini dell’ufficio stampa. Anche chi ha la macchina parcheggiata vicino al campo non ha il permesso di andarsela a prendere o di parcheggiare se la sessione è già cominciata. Adl, che è molto furbo, ha capito l’antifona e a Conte in campo se lo abbraccia solo.

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