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Svolta storica a Bagnoli, serve ora un’idea forza

Gli interventi di bonifica e riqualificazione offriranno opportunità occupazionali

Svolta storica a Bagnoli, serve ora un’idea forza

La firma dell’accordo per Bagnoli rende disponibili oltre un miliardo e 200 milioni per bonificare e riqualificare l'area. L’intesa rappresenta un ottimo esempio di come possa essere proficuo il dialogo istituzionale, se ci si confronta per il bene delle popolazioni prescindendo dalle appartenenze di partito e di coalizione. Non si può non dare merito sia alla premier Meloni che al sindaco Manfredi di avere dimostrato di saper volare sopra la mischia degli interessi di piccolo cabotaggio. Con i fondi ingenti, è stato pressoché definito un cronoprogramma degli interventida realizzare a Bagnoli.

Entro il 2031 dovrà essere completato tutto. Si è risolto finalmente il dilemma della colmata, che sarà rimossa solo parzialmente. Sarà attrezzato il famoso parco urbano, così come verranno installate e completate le reti idriche, energetiche e di telecomunicazioni, sarà effettuata la bonifica degli arenili, verrà posta in essere una struttura di supporto alle spiagge pubbliche. Vi sono quindi le premesse perché, dopo trent’anni di colpi a vuoto, a Bagnoli si costruisca qualcosa di buono e si riesca quindi a rigenerare un’area degradata, priva di identità dopo la fine della vicenda Italsider. La sensazione è che manchi peraltro ancora qualcosa per chiudere il cerchio.

L’auspicio è che, nel giro di uno massimo due anni, si individui un'idea forza per il rilancio dell'area. Eliminati gli ostacoli che impedivano di promuovere qualsiasi disegno di sviluppo,potenziati i trasporti e gli altri servizi primari, è tempo di decidere meglio la vocazione di Bagnoli. Sarà destinata a un turismo di massa, grazie al recupero della balneazione? Dovrà essere anche sede di importanti centri di ricerca? Sarà una cittadella dello sport e del benessere? Si punterà al rilancio di antiche coltivazioni e quindi a un ritorno all'agricoltura 'urbana'?

È probabile che alcune di queste opzioni non siano tra loro del tutto conciliabili. È quindi necessario che l'amministrazione, rafforzata dalla disponibilità di ingenti risorse assicurata dal Governo, effettui delle scelte, privilegiando la redditività delle iniziative, coniugandola col rispetto dell'ambiente e mirando a creare occupazione stabile e di qualità. A Bagnoli gli interventi di bonifica e riqualificazione, stando a quanto annunciato dal Presidente del Consiglio Meloni, offriranno opportunità occupazionali per circa diecimila unità. Se ne deriveranno strutture e funzioni capaci di creare a loro volta ricchezza, il ritorno occupazionale ed economico sarà notevolmente più grande e duraturo.

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