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L'opinione
11 Agosto 2024 - 11:29
Il mister degli azzurri, Antonio Conte
Un esordio con il brivido per Antonio Conte alla prima partita ufficiale del suo Napoli. In Coppa Italia contro il Modena c’è voluto un grande Meret per passare il turno. Il portiere tanto discusso ha regalato la qualificazione all’allenatore parando due penalty nella lottera dei rigori. Si è preso la rivincita dopo quell’errore con il Girona che aveva fatto arrabbiare i tifosi.
Don Antonio aveva una voglia matta di stupire. Di andare oltre ogni limite. L'adrenalina calcistica di Conte è unica. Non ha eguali in giro per il globo. Certo ha colleghi che sanno fare del carattere la propria arma migliore. Ma nessuno si avvicina a luì. Al suo esordio al Maradona il tecnico leccese ha dato un primo assaggio del suo modus di combattente. Di uomo da campo. Colui il quale vuole arrivare alla meta attraverso la fatica.
Ha fatto sudare i suoi prima di arrivare alla prima gara ufficiale della nuova stagione. Ci ha dato dentro l'ex ct tra Trentino e Abruzzo. Non ha risparmiato i suoi ragazzi. Li ha torchiati addirittura nelle due rifiniture di venerdì. Va di fretta Antonio. Vuole dimostrare al popolo napoletano che è il nocchiere giusto per portare il Napoli fuori dalla bufera. Nello scorso torneo c'è stata la tempesta perfetta. Gli azzurri sono stati inghiottiti dalle onde.
Onde altissime che hanno fatto affondare tutti. Risultato? Decimo posto e fuori dall'Europa. Una posizione di classifica imbarazzante che ha costretto la squadra a giocare ad agosto la Coppa Italia. Ed eccoci alla gara col Modena. Le gambe sono ancora pesanti e purtroppo ai tempi regolamentari non si è riusciti a vincere. Poi si è andati ai calci di rigore e come detto Meret ha fatto la differenza. Addà faticà ancora Conte.
Poi si dovrà completare il mercato. Dovrà arrivare la punta di riferimento. Ci vorranno dei centrocampisti di manovra così come qualche mezza punta di fantasia come Neres. Sta crescendo il Napoli. Bisogna arrivare alla sfida con il Verona ancora meglio. Magari con Lukaku in attacco. Osimhen è fuori dai fiochi. Il famoso procuratore Antonio Caliendo, in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, ha detto che il ragazzo gli fa tenerezza.
Ha anche criticato il suo manager Roberto Calenda per una vecchia operazione. L'agente ha minacciato querele. Il vecchio lupo di mare nato a Mariglianella in provincia di Napoli 80 anni fa ha detto di avere le carte che cantano. Al di là di questa querelle a noi interessa che Victor venga venduto presto.
Quei soldi servono a tenere a posto i conti e ad aprire la porta a Big Rom. Dispiace veramente che il bomber dello scudetto debba vivere questa calda estate nel freddo più assoluto. Gli vorremo sempre bene a prescindere. Perché chi ha vestito la maglia azzurra come lui merita rispetto vita, natural durante.
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