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Immigrazione e islamofobia: il governo fa quel che può

Finché l’Eurabia dominerà Bruxelles e Parigi, l’Italia non può, da sola, risolvere una questione così grande

Immigrazione e islamofobia: il governo fa quel che può

La premier Giorgia Meloni

Cari amici lettori, sappiamo tutti che il problema dell’immigrazione clandestina è uno dei più scottanti della società contemporanea. Il mondo greco, romano, ebraico e cristiano, tutta la nostra civiltà, rischia di scomparire per effetto della bomba demografica islamica, che già ha quasi completato la sua opera in tutto il Medio Oriente.

Il governo Meloni, a differenza dai precedenti, non è rimasto indifferente al problema e sta facendo quello che può. I suoi rapporti con i Paesi africani e con l’Albania hanno provocato una drastica riduzione degli sbarchi e, si vera sunt esposita, anche i rimpatri stanno per raggiungere un numero a cinque cifre.

Finché l’Eurabia dominerà Bruxelles e Parigi, l’Italia non può, da sola, risolvere una questione così grande. D’altra parte, anche l’Europa da sola non potrebbe, senza l’adesione degli U.S.A., riuscire a individuare ed eliminare i capi - quasi occulti – dell’immensa organizzazione che gestisce l’invasione. Ciò nonostante, non possiamo non rallegrarci che qualcosa finalmente si muova.

Qualche anno fa le iniziative di Anna Maria Cisint, neo parlamentare europea della Lega, nel comune di Monfalcone da lei amministrato, non sarebbero state immaginabili. La sinistra è ovviamente molto ostile a questo personaggio antislamico che, dopo essere stato appoggiatoda tre quarti dei monfalconesi, ha ottenuto più voti di Vannacci nel suo collegio. In Germania e in Francia i partiti di destra contrari all’immigrazione sono in forte crescita, con notevole fastidio per l’establishment sinistrorso.

L’esplosione si è però verificata in gran Bretagna, laddove sono scoppiati in vari centri violenti scontri fra inglesi e immigrati musulmani. A differenza dal precedente governo conservatore, che cercava soluzioni per liberarsi fisicamente degli immigrati, l’esecutivo laburista, con il giusto proposito di por fine a conflitti e violenze, ha introdotto e vuole introdurre normative molto pericolose per le libertà di opinione e di espressione.

Queste norme, peraltro, sembrano indirizzate principalmente contro gli islamofobi. È ritornato allora alla ribalta Nigel Farage, il politico di destra che, a dispetto dei due principali partiti, riuscì a portare gli inglesi fuori dell’Europa. Il padre della Brexit ha ottenuto con il suo partito un notevole successo alle ultime elezioni. Egli è stato eletto per la prima volta deputato, portando con sé un gruppetto dei suoi compagni di partito e ottenendo il terzo posto fra i gruppi politici.

Farage ha detto: “Starmer rappresenta la minaccia più grande alla libertà di parola che abbiamo visto nella nostra storia”. Egli, riferendosi alle violenze, comunque da lui condannate, ha affermato: “La maggioranza della popolazione può vedere le fratture in seno alla nostra comunità come il risultato di una incontrollata immigrazione di massa. Eppure, tentare di dibattere su questo tema in pubblico porta immediatamente a grida di condanna”.

Debbo spendere molte parole per far comprendere che questi concetti valgono anche per il nostro Paese? Meno male che Giorgia c’è! Io avrei preferito, ovviamente, un governo che fosse veramente di destra, ma ringrazio il cielo che al posto di Giorgia non ci sia Elly o, peggio ancora, l’avvocato di Volturara Appula. Questo ci consente di leggere ancora le banali verità espresse dal generale Vannacci e persino di scrivere un articolo come questo. Nulla di straordinario, lo so, ma certamente inaccettabile da “Repubblica” o da “La Stampa”. Niente di nuovo sotto il sole: quando ero giovane, su ogni numero di “Candido” compariva una vignetta satirica che si concludeva con “Compagno, L’Unità non lo dice”.

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Commenti all'articolo

  • Francesco

    14 Agosto 2024 - 12:17

    Di fronte ai disordini, il Capo del Governo inglese ha detto testualmente: <<le nostre comunità musulmane>>. Secondo le statistiche, questo Paese non è più a maggioranza cristiano. L'Europa deve invertire la rotta e ritrovare la sua identità. I capi dell'UE chiacchierano, fanno affari cogli emiri e impongono decisioni assurde!

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  • Francesco

    14 Agosto 2024 - 12:12

    In Inghilterra, interi quartieri di molte città sono islamici: non vige più la <<common law>>, ma la sharia e si vedono in giro uomini barbuti e donne col burka! Il Capo del Governo ha annunciato l'istituzione di un esercito di agenti pronti a intervenire in caso di nuovi disordini, poi s'è ricordato delle tre bambine ammazzate da uno psicopatico! Ha parlato testualmente di <<nostre comunità musul

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