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lettera al direttore
16 Agosto 2024 - 10:14
Gentile Direttore, apprendo da uno studio fatto da Federalberghi di Napoli che c’è forte preoccupazione per il calo dei turisti, che fanno segnare un 10% in meno, rispetto all’anno scorso, attestandosi ad un 70% di stanze occupate nei nostri alberghi. Il Presidente Naldi precisa anche che la stima dei turisti che sostano a Napoli può essere in parte alterata per la massiccia invadenza di alloggi abusivamente sfruttati per ospitare i turisti, a pagamento, ovviamente.
Il trend, in ogni caso, è negativo: i numeri sono chiari; il turismo estivo frena ad agosto, seguendo i segnali già avvertiti a luglio, sceso dall’86% dell’anno scorso allo scarso 80% di stanze occupate. L’allarme lanciato pare abbia meravigliato le Istituzioni, posto che non v’è occasione in cui non vi sia un’autocelebrazione per l’inaugurazione di opere avviate decenni addietro o l’attribuirsi meriti che trascendono l’intervento dell’assessore di turno che può anche pensare di aver edificato, lui, la nostra Partenope sul golfo più bello del mondo, con una storia di civiltà millenaria non cancellabile da qualsiasi studio in qualsivoglia scuola o università del mondo.
Ho l’impressione, però, che le varie lodevoli iniziative, anche private, per far conoscere la peculiare bellezza, estetica e storica, di Napoli sia assunta dalla politica nostrana come un dato acquisito, per cui si “tira a campare” sulla scorta della memoria di antichi splendori, adagiandosi sull’automatismo della ricchezza ambientale e culturale della nostra città. Accade, così, che anche un “aggiuntivo” modesto evento organizzato venga propagandato come un eccezionale avvenimento, che valorizza ancora di più la città.
Un esempio su tutti valga per il torneo di tennis svolto dal 24 al 31 marzo, annunciato come un torneo che “di fatto apre la stagione europea del Grande Tennis”. Stiamo parlando, per chi mastica un po' di tennis, di un torneo Challenger 125, quando, a parte gli Internazionali di Roma con 1000 punti in palio, vi sono altre città italiane che organizzano tornei, a cominciare da Torino che dal 2021 ospita le finals Atp, o Milano con l’organizzazione della cosiddetta Next Gen Atp. Ed ancora Firenze, Palermo, ed altre città che organizzano tornei importanti anche femminili.
Per la verità, proprio con il tennis abbiamo conquistato una ribalta internazionale, quando due anni fa si organizzò un ben più importante torneo, quello superiore, detto 250, per una fortunata combinazione dovuto alle rinuncia contemporanea di altre città designate, rimediando una figuraccia storica, quando il bravo tennista Fognini che voleva allenarsi sul campo, affondò le scarpette nel manto sintetico del campo per la pioggia. Immagini che fecero il giro del mondo, così come fanno il giro del mondo le immagini, positive stavolta, del nostro bellissimo golfo o i servizi giornalistici, come quelli di Alberto Angela che mostrano la nostra plurimillenaria storia e civiltà. A me non meraviglia tanto, Direttore, questa contrazione preoccupante del flusso turistico a Napoli.
Parlo, soprattutto, di turisti che sono già stati a Napoli ed hanno potuto toccare dal vivo i disagi che purtroppo offre questa città, che ha l’ambizione di tornare come era al tempo dei Borboni: capitale europea. Servizi essenziali, che sembrano banali, ma incidono molto sui turisti che vogliono visitare la citta, sono completamente assenti: parlo, per es., dei servizi igienici pubblici. Anche qui sono intervenuti i privati, con tanto di inaugurazione, uno di questi simpaticamente intitolato “ se ti scappa”…
Per onestà intellettuale, riconosco, e ne sono felice, che molto è stato fatto negli ultimi tempi per unamigliore vivibilità. Il nuovo tratto della Metropolitana da Fuorigrotta a piazza Municipio, dove la comodità del rapido trasporto si coniuga alla bellezza di questa tratta dove antiche civiltà sono venute alla luce; l’intensificazione della raccolta rifiuti; la nuova stazione marittima per gli imbarchi per le isole. Altre iniziative saranno sicuramente un ulteriore incentivo per afflussi turistici anche di qualità, come la riqualificazione dell’Albergo dei Poveri, o Palazzo Fuga, come si preferisce dire, in cui il bravo Ministro Sangiuliano ha impegnato notevoli risorse economiche.
Da evidenziare, poi, un formidabile volàno di propaganda culturale in Italia ed all’estero, come il “ gioiello” del Teatro San Carlo; il Conservatorio di San Pietro a Majella e l’Accademia di Belle Arti, più importante della stessa Accademia di Brera. Il guaio, però, è quello che diamo un’immagine anche pessima, quando scorrono le riprese televisive della Vela di Scampia che crolla ed ammazza anche bambini; le continue faide di famiglie camorristiche; i raid notturni di adolescenti che usano finanche un’arma ai fuoco; disagi nei trasporti extraurbani.
È su questi aspetti che bisogna concentrare l’attenzione cercando una definitiva risoluzione. Preferirei tanto che alcuni esponenti delle Amministrazioni Pubbliche si “vantassero” meno delle belle opere o iniziative fatte da altri, ma si impegnassero con una loro autonoma iniziativa per il bene della propria città. Vanno bene ormai le quasi giornaliere riunioni del Comitato di Sicurezza Pubblica, se, però, fanno scaturire effetti concreti sulla vivibilità di interi quartieri dove la criminalità organizzata e non, compresa quella giovanile, sembra si sia riappropriata del territorio.
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