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L’EDITORIALE
16 Agosto 2024 - 10:26
Da qualche tempo in qua, per un insieme di criticità internazionali che si sono fatte sentire nel nostro Paese e anche in tanti altri, si è avvertito un diffuso senso di inutilità anche nel farsi gli auguri, a non dare più alcuna importanza a talune preziose convenzioni sociali e del buon vivere comune. Noi riteniamo che questo sia un pernicioso male. Anzi oggi più di ieri, proprio in ragione di quanto appena detto e cioè di criticità contro cui ci si sta misurando, nel Ferragosto che fa da pausa del lavoro nel mezzo dell’anno, gli auguri bisogna farseli per meglio disporsi alla ripresa settembrina di ogni attività.
Farsi gli auguri significa vivere, tornare alla normalità e riprendere, come è giusto fare, ogni impegno con rinnovata fiducia. È vero, restano tante difficoltà ma bisogna dire che i conti di questa estate consentono, anzi alimentano infondato ottimismo. Napoli, la Campania, con le loro attrattive tradizionali ed emergenti per nuovi insediamenti turistici, restano e si confermano le più ambite mete estive e non solo estive. Grasso che cola per come, fino a qualche anno fa, i segnali si presentavano del tutto avversi. Ora è tempo di trasformare i crescenti flussi turistici in permanenti e razionali rapporti utili alla nostra economia nel rispetto delle civili compatibilità residenziali chi li accoglie.
Napoli da qualche anno in qua, per merito notevole del Governo, sta avendo un sostanziale sostegno in quella che rappresenta la sua ineguagliabile forza autopropulsiva: la cultura, i beni culturali. Se oggi si assiste a questo immane flusso di visitatori, lo si deve a una serie di interventi del ministro “competente”, per dirlo come si diceva un tempo, che ha fatto moltiplicare l’attrattiva Napoli. Con ciò non si vuole sminuire l’impegno del sindaco Manfredi che ha saputo creare con Roma uno straordinario rapporto collaborativo di cui bisogna dargli atto. Mentre c’è da constatare con compiacimento tale clima, gli auguri di questo Ferragosto vanno accompagnati da un pensiero sempre memore e da propositi di concreta vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia di Scampia.
Con un proposito fermo e deciso in questa circostanza di doverne seguire la rinascita attentamente perché sia rapida e definitiva per meglio ricordare quei “martiri”, vittime di gravi negligenze istituzionali, e onorarli, assicurando una esistenza degna, un futuro di certezze ai loro inconsolabili cari, cui sono stati sottratti da un tragico destino. Auguri a tutti con questo auspicio, sempre più convinti della sua ampia condivisione non solo da parte della città ma anche dell’Italia tutta.
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