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l'intervento

Occorre andare avanti con il coraggio delle idee

Amiamo la libertà, la nostra storia e la nostra visione del mondo

Disputa Salvini-Tajani: forse la Meloni ha scelto

La premier Giorgia Meloni

“Non temere di nuotare contro il torrente. È di un’anima sordida pensare come il volgo sol perché il volgo è maggioranza”. Questa bella frase di Giordano Bruno può essere di sprone e di monito per la Destra di governo e, in particolare, per quella forte componente identitaria che in questo momento particolare deve tenere dritta la barra del timone e avere costantemente presenti le basi ideali e culturali larghe,diversificate, ma ben precise che sono alla base della sua ragion d’essere.

Se infatti non si schematizza definitivamente, in termini operativi netti e inequivocabili, il fatto grave costituito dai tentativi quotidiani di mostrificazione e demonizzazione della Destra in atto in Italia, che hanno ormai superato ogni limite di decenza e di tollerabilità e non si comprenderà che nessuna sorta di ulteriore distinguo oprecisazione sarà mai sufficiente perché la sinistra all’opposizione pretenderà sempre di più, fino alla distruzione di un 'mondo' che non considera avversario ma nemico, se, insomma, non si capirà tutto questo in via definitiva, a nulla serviranno ulteriori distinguo e prese di distanza di qualsivoglia genere. Si andrà, infatti, incontro a un inevitabile progressivo indietreggiamento destinato, probabilmente, a trasformarsi in una grave perdita di prestigio.

È oramai in atto un attacco continuo, tanto arrogante quanto ipocrita, che ha un solo obiettivo, chiarissimo alla sinistra e ai suoi utili idioti di sempre: creare il mostro politico da gettare continuamente in prima pagina, costruendo sistematicamente,con alchemica determinazione, il “golem” della violenza e della menzogna da manovrare dialetticamente a fronte di nulla, al posto e in sostituzione delle idee, solo sulla scorta della fantasia e delle opportunità del momento. È un’operazione che conosciamo molto bene, già ampiamente utilizzata, in un passato non troppo remoto,sempre nei confronti del libero pensiero di Destra e generatrice di una continua tensione, pianificata e strumentale, che sa avvalersi di giornali, televisioni, gazzettieri e opinionisti ignoranti, ma devoti per “trinariciuta” patologica convinzione o prezzolati perbulimica e vorace convenienza e,comunque, sempre compiacenti, anche e soprattutto a discapito della verità ridotta a livello di inutile orpello.

Questo mondo va fermato con la barriera della controinformazione coraggiosa e quotidiana che non deve aver paura di nulla, perché non c’è nulla di cui aver paura, fatta eccezione per ogni forma di acquiescenza nei confronti dei soprusi subiti dalla tracotanza diquesti “bravi” al servizio dell’accattonaggio politico, morbosamente attaccati alle rendite di posizione stratificatesi in decenni di regime e dimonopolio della cosa pubblica. Del resto, che certa sinistra sia maestra indiscussa nell’orientaree manovrare il dibattito e nello stravolgere le regole della buona politica, è cosa nota da sempre, ma, proprio per questo, è indispensabile che la Destra di governo abbandoni definitivamente ogni forma di inutile e controproducente timidezza, rispondendo sempre,con tempestività e fermezza, agli attacchi concentrici di questi ambienti incapaci di accettare le regole dell’alternanza e della democrazia.

Gli elettori di Destra vogliono che idee e programmi siano difesi con coraggio e che si traducano in prassi politica di governo che ignori il perenne raglio degli asini e sterilizzi con estrema chiarezza lo starnazzare continuo delle oche di un’opposizione urlata e paranoica e della sua subcultura politicamente corretta, fatta di inchiestine farlocche, compiacenti anatemi politico giudiziari, “wokismo” ideologicoe ululati, da lupi mannari dementi, contro la “fasciosfera” che avanza. Non abbiamo proprio bisogno di nuovi muri e nuove gogne costruite, figuriamoci, da chi ha perso il treno e vuole risalirci a tutti i costi. Amiamo la libertà, la nostra storia e la nostra visione del mondo: non certo l’agenda politica e le idee che altri vorrebbero imporci.

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