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Esasperato allarmismo per il vaiolo delle scimmie

La malattia generalmente si risolve spontaneamente in due/quattro settimane senza terapia e senza la eventuale vaccinazione

Esasperato allarmismo per il vaiolo delle scimmie

Il 14 agosto l'Oms aveva dichiarato l'epidemia di vaiolo delle scimmie detto anche Mpox, "Emergenza di salute pubblica internazionale (PHEIC)". La Fondazione Mediterraneo, di cui sono responsabile scientifico, con il suo Osservatorio sugli Stati Uniti del Mondo, da quando era stato lanciato questo avvertimento riteneva eccessivo l'allarmismo. Sarebbe opportuno prima di approfondire l'articolo venire a conoscenza del virus responsabile perchè tutto ciò ci permette di affrontare l'argomento con maggiore consapevolezza e minore timore della patologia.

Il virus, il vaiolo delle scimmie causa un'infezione zoonitica (trasmessa dagli animali all'uomo) ed è causato da un virus della stessa famiglia del vaiolo però meno grave. Per quanto riguarda la trasmissibilità (ISS) il virus non si trasmette facilmente da persona a persona, i dati fin'ora disponibili suggeriscono che la trasmissione possa avvenire durante i rapporti intimi. Per quanto riguarda l'uomo si presenta con febbre, dolori muscolari, cefalea, rigonfiamento dei linfonodi e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole e piccole croste.

La malattia generalmente si risolve spontaneamente in due/quattro settimane senza terapia e senza la eventuale vaccinazione. Sempre l'ISS (Istituto Superiore della Sanità) scriveva che è possibile che le persone che sono state vaccinate contro il vaiolo, vaccinazione abolita in Italia nel 1981, siano a minor rischio di infezione. Ovviamente i soggetti immunodepressi sono più predisposti alla patologia. In Italia, a partire dal 2022 (quando l'OMS aveva già dichiarato l'emergenza internazionale, revocata dieci mesi dopo) sono stati registrati oltre mille casi di Mpox, che in moltissimi casi è asintomatico, con nessun decesso.

La conoscenza alimenta la consapevolezza e la consapevolezza ci rende più partecipi. Ovviamente qualora avessimo affrontato con maggiore partecipazione alla vaccinazione per il Covid 19 sicuramente saremmo stati più consapevoli dell'inganno perpetrato: ovvero la mancanza totale di sperimentazione e la falsificazione nell'etichettare come vaccino una terapia genica.

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