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L'opinione
03 Settembre 2024 - 10:35
Aurelio De Laurentiis e Victor Osimhen
Tutto è bene quello che finisce bene. Aurelio De Laurentiis si è tolto un bel peso dallo stomaco dando il via libera alla cessione in prestito di Osimhen al Galatasaray. E soprattutto si è liberato di un copioso stipendio dal bilancio. Un bilancio più volte contestato da una parte dei tifosi. Una banda di professori è venuta fuori e non sapendo come attaccare il patron ha deciso di prenderlo di mira perché non era riuscito a vendere il nigeriano incassando così una lauta somma.
Come se poi questi soldi entravano nelle proprie casse. Ho sentito così tante chiacchiere inutili che veramente pensavo che qualcuno dei criticoni avesse delle quote nel club partenopeo. Per non parlare dei post assurdi sui social. Invece di applaudire l’investimento di 148 milioni di euro per rinforzare la rosa di Conte, i tuttologi hanno fatto i conti in tasca al patron. Ora, però, non li potranno fare più perché almeno non darà un milione di euro ad Osimhen al mese inutilmente. Scusate, ma uno con i denari propri può fare ciò che vuole?
O deve dare conto a chiunque decida di fare l’economista di giornata? È stato offeso per 19 anni e undici mesi e quando ha deciso di fare un rischio di impresa gli è stata contestata la permanenza dell’attaccante nigeriano. Ma per favore. Non sono l’avvocato di don Aurelio. Anzi, qualche volta mi sono anche scontrato. Ma come si fa a non elogiarlo dopo che ha portato in azzurro uno degli allenatori più forti e pagati al mondo, il difensore più costoso in Italia, un bomber che ha in dote una vagonata di gol, un esterno brasiliano che ha già fatto impazzire la piazza, due centrocampisti scozzesi di livello internazionale, un terzino esperto a parametro zero e un giovane centrale preso dal Real Madrid. Beh, però non ha saputo incassare molti soldi dalle cessioni.
Ancora. Ma saranno fatti suoi? Ha cambiato la sua politica perché convinto di essere ripagato a fine stagione. Il suo amministratore Andrea Chiavelli non è uno che impazzisce e mette a rischio l’azienda Napoli. State sereni. Pensate a tifare e a godervi lo spettacolo con dei calciatori importanti che hanno sposato la causa partenopea senza potersi esibire in Europa.
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