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L’INTERVENTO
12 Settembre 2024 - 11:21
Il Report 2024 sull’impatto economico delle Pmi italiane che vendono su Amazon, appena pubblicizzato, conferma la posizione in vetta alla graduatoria regionale della Campania, seconda soltanto alla Lombardia.
I dati del Rapporto si riferiscono al 2023 e attestano che, come numero di imprese presenti sulla piattaforma Amazon, la Campania è pressoché pari alla Lombardia, contando circa tremila unità. Il valore delle vendite all’estero campane è di oltre 150 milioni di euro, inferiore a quello lombardo, ma in ogni caso pari a quasi il 13% del totale nazionale di un miliardo e 200 milioni.
L’incremento delle vendite all’estero campane tramite la piattaforma Amazon è aumentato nel 2023, rispetto al 2022, di circa il 10%. Una crescita consistente, ma inferiore a quella media nazionale, che è stata di circa il 25%. A questo riguardo, occorre tuttavia considerare che, per diverse altre regioni, l’approdo delle Pmi su Amazon è un fenomeno più recente rispetto a quanto accaduto per la Campania, ed è quindi naturale che si registrino incrementi più significativi in termini percentuali.
La posizione di leader quasi assoluta della Campania, d’altra parte, si inquadra in uno scenario di espansione dei tassi di internazionalizzazione della regione che non si limita al commercio online, ma si caratterizza come dato generale. Sotto questo profilo, la Campania non teme confronti, visto che nel 2023 le esportazioni sono cresciute in valore del 29,19%, dopo che già nel 2022 era stato registrato un mega aumento del 30,7%. E il trend continua a sbalordire, visto che anche nel primo trimestre 2024 l’incremento è stato del 9,6%.
Stiamo assistendo a una espansione quantitativa e qualitativa del tessuto produttivo della Campania, e in misura inferiore di ampie aree del Mezzogiorno, che deve essere assolutamente sostenuto da adeguate politiche istituzionali di sviluppo infrastrutturale, di miglioramento dei servizi all’impresa, di consolidamento e ottimizzazione delle risorse indirizzate a incentivare investimenti e nuovi insediamenti.
È chiaro che il decollo della Zes unica costituirà al riguardo una cartina al tornasole decisiva per capire se potrà davvero verificarsi un potenziamento strutturale, e non solo congiunturale, della base produttiva. Naturalmente, a questo obiettivo dovrà affiancarsi quello di utilizzare al meglio strumenti come il Pnrr e come la nuova programmazione Ue 2021-2027. I prossimi mesi ci diranno se saranno poste per davvero le basi per una forte riduzione del divario Nord-Sud.
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