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LETTERA AI LETTORI
18 Settembre 2024 - 12:04
Cari amici lettori, non credo esista ancora qualcuno che non ritenga essere giustizia e media in Italia sotto il solido controllo della sinistra. Se esistesse, lo invito a meditare su tre incontrovertibili situazioni. Cominciamo dal caso Sangiuliano. L’attenzione dei media è stata immensa ed è calata solo quando i media si sono accorti che giocare con la signora dagli occhiali special era pericoloso anche per loro. La giustizia penale e amministrativa non ha mancato di attaccare il povero Genny benché fosse evidente che il Ministero della cultura non custodisce segreti di Stato.
Molto poco si è parlato del caso dell’ex magistrato Antonio Laudati e del finanziere Pasquale Striano, dipendente del primo alla Direzione Antimafia, autori di un grande e sistematico dossieraggio (diecimila accessi e oltre trentatremila file) su dati segreti forniti dalle banche o nascosti in archivio sui conti di politici e centinaia di altri noti personaggi. Il gip non ha concesso la misura cautelare chiesta dal pm di Perugia. Non mi sembra che il caso Sangiuliano abbia rilevanza rispetto al danno sociale prodotto dal magistrato: eppure, se cercate notizie su quest'ultimo, nulla troverete oltre a quanto sopra esposto.
Secondo caso è quello del presidente della regione Liguria, ovviamente di centrodestra, tenuto agli arresti domiciliari per aver ricevuto pubblicamente modesti contributi elettorali (fatto di cui non si riesce a vedere l’illiceità) fino a costringerlo alle dimissioni e al patteggiamento, scelto per evitare dieci anni di sputtanamento processuale. Ora sappiamo che ben quattro appalti per forniture alla Regione Puglia sono andate (uócchio a uócchio) alla ditta dei fratelli Emiliano, fratelli del Michele Emiliano, ex magistrato e attuale presidente della Regione. Solo l’ultimo di questi appalti è stato revocato quando la notizia è trapelata, ma né la magistratura né i media si sono occupati del caso. Lo stesso è avvenuto qualche mese fa, quando è stato accertato senza ombra di dubbio che Emiliano si era recato dalla sorella del capo della ‘ndrangheta per raccomandare il sindaco di Bari. Sia Emiliano che il sindaco di Bari sono “dem” e questo solo fatto dimostra una completa buona fede e l’irrilevanza dei comportamenti. Emiliano, certo, non poteva sapere che la ditta Emiliano appartenesse alla propria famiglia e la signora visitata alla ‘ndrangheta.
Andiamo al terzo caso, che appare il più grave di tutti. Salvini va a giudizio per un atto di governo tendente ad ostacolare l’immigrazione clandestina e, quindi, a difendere gli italiani. Non ci sono danni, perché coloro che ne avevano bisogno furono autorizzati allo sbarco; ma il pm ha chiesto la condanna a sei anni di carcere. Ovviamente, però, Salvini è segretario della Lega e, quindi, tutto il “campo largo” ritenne doversi concedere l’autorizzazione a procedere. L’associazione dei magistrati, sempre su ispirazione della corrente di sinistra, rivendica con grande faccia tosta il processo Salvini come simbolo dell’indipendenza della magistratura. Prendiamo un altro ministro, appartenente questo all’attuale opposizione.
Ricordate Roberto Speranza? Il suo staff mise tutti gli italiani agli arresti domiciliari e li costrinse con violenza e minaccia all’uso della droga, comprò banchi a rotelle per le scuole che, mai utilizzati, sono finiti in cantine e solai. Comprò anche, all’estero e a caro prezzo, montagne di mascherine, in gran parte donate, poi, ai Paesi sottosviluppati, perché inutilizzate. Questo ministro non è stato processato, benché clausura e vaccini abbiano provocato molte morti, come in sentenze stabilito. Come se non bastasse, continuano a emergere inabilità e disturbi aventi le stesse cause. Morti e feriti, dunque, danni gravi alla salute pubblica: ma la sinistra boicotta anche la commissione parlamentare che il governo vorrebbe.
Eggià, la sinistra si crogiola nella sua “superiorità moralità”: qualcosa che in certo modo ricorda Lucifero, Adamo e la torre di Babele. Lo ricorda a noi e non a loro, che hanno cancellato tradizione, religione e cultura. Io, perciò, mi rivolgo alle persone che ancora usano il pensiero loro donato da Dio. Quelli, gli altri, sono interessati solo ai “reami di questo mondo” o, almeno, alle sedie da cui si possono concedere appalti, spiare i cittadini o minare la loro salute.
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