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L'opinione

Rispunta il nome di Draghi e la Meloni si preoccupa

Draghi torna a svolgere il ruolo di protagonista anche nella politica interna, chiamato in campo da Giorgia Meloni e da Marina Berlusconi

Ue, monito di Draghi: «Deve cambiare radicalmente»

Mario Draghi

Si pensava che Mario Draghi fosse ormai esclusivamente interessato ai problemi dell’Europa e guardasse con occhio distaccato alle questioni di politica interna.

Non è esattamente così. Draghi torna a svolgere il ruolo di protagonista anche nella politica interna, chiamato in campo da Giorgia Meloni e da Marina Berlusconi. È noto a chi segue i retroscena della vita pubblica, che da qualche tempo la famiglia di Silvio Berlusconi guarda con una certa diffidenza la presidente del Consiglio temendo che i suoi non buoni rapporti con l’Unione europea infastidita per la collaborazione con Matteo Salvini, possano recar danno al nostro paese e, di conseguenza, a Mediaset.

Per questo i Berlusconi hanno deciso di avvicinarsi a Draghi che, invece, l’Ue considera con enorme favore e con il quale, non a caso Marina, che dell’azienda familiare si occupa in particolar modo, si è recentemente incontrata indispettendo la Meloni che sperava di avere l’esclusiva del rapporto.

Non ci si può non chiedere, a questo punto, quali possibilità di sopravvivenza abbia il governo di centrodestra se gli eredi del Cavaliere dovessero decidere di abbandonarlo per sostenere un esecutivo guidato da Mario Draghi. La risposta non è facile ove si consideri che se i Berlusconi appoggiassero una soluzione Draghi, anche Antonio Tajani dovrebbe fare altrettanto.

Del resto l’attuale leader di Forza Italia già da tempo invoca da parte della Meloni un maggior europeismo, cosa che la nostra premier sta cercando di fare, come dimostra la nomina di Fitto a vice presidente della commissione Ue.

Ma, parlando di un ritorno di Draghi alla guida del governo sotto gli auspici della famiglia Berlusconi siamo, ovviamente nel campo delle ipotesi, anche perché è comunque da verificare se Draghi, che si è detto disgustato dalle manovre di Palazzo, sia ancora interessato a rientrare in politica avendo, come è noto due obiettivi: la guida dell’Ue e la presidenza della Repubblica qualora Mattarella, seguendo l’esempio del suo predecessore, Giorgio Napolitano, lasciasse il Quirinale prima della scadenza del secondo mandato.

Chi è interessato alle vicende della politica italiana non potrà, tuttavia, fare a meno, nei giorni e nelle settimane a venire, di seguire con grande attenzione lo sviluppo dei rapporti tra la famiglia Berlusconi, Giorgia Meloni e Mario Draghi.

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Commenti all'articolo

  • rossellarizzato

    20 Settembre 2024 - 14:54

    Draghi ha enormi interessi personali .ha fatto enormi compromessi e finché vivrà sarà un incubo.

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