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L'opinione
17 Ottobre 2024 - 10:05
L'opera di Gaetano Pesce in piazza Municipio
Gentile Direttore, Le confesso che mi sento un po’ disorientato nell’approfondimento degli argomenti da cui enucleare quello che il Suo giornale mi pubblica ogni giovedi. In una settimana la nostra città offre tanti spunti, che travalicano ogni normale mente umana con le riflessioni del caso.
Ci è stata offerta la discussione sul Pulcinella di piazza Municipio, in cui ognuno si è scatenato sul web o sui giornali per esprimere la propria opinione; per non parlare, poi, dei soliti “intellettuali”, che, in numero limitato, per fortuna, hanno difeso l’”opera d’arte”, affermando che l’arte moderna deve essere interpretabile singolarmente e fare discutere, a differenza di quella classica, dove un paesaggio o un volto umano si vedono “ictu oculi”. Ci si è spinti, senza nemmeno sentirsi sfiorare dal ridicolo, che Napoli ha avuto un maggior afflusso di turisti proprio grazie a questa installazione.
Il Pulcinella di piazza Municipio è una brutta installazione, tra l’altro rappresentante un fallo maschile alto 12 metri, di cui il popolo non sentiva assolutamente il bisogno della esposizione. La bella Sirena Partenope, che per l’insensibilità di Ulisse al suo canto melodioso, si gettò, annegando, nelle acque del fiume Sebeto dove poi ci fu il primo insediamento dell’antica Neapolis, si sarebbe suicidata prima se avesse visto le dimensioni di quel fallo.
E poi, si è fortemente riaccesa la polemica del terzo mandato per la candidatura del presidente De Luca. Il suo partito non lo vuole: le dichiarazioni del Commissario Misiani e le esternazioni del deputato Ruotolo ne sono una chiara dimostrazione. Il Governatore, e non è certamente una novità, non ci pensa proprio a non candidarsi e, com’è nel suo carattere, non le manda a dire ai sodali del Pd, con affermazioni anche di profonda disistima a cominciare dalla stessa segretaria nazionale Elly Schlein.
Anche in questo caso i soliti “esperti” si sono misurati con i loro pareri, ovviamente contrastanti, ipotizzando tutte le “scorciatoie” che il presidente De Luca potrebbe tentare per evitare il blocco del terzo mandato voluto da una legge nazionale. Tempo fa, sempre sul Suo giornale, Direttore, ho approfondito questa materia del contendere, anche perché quando fu redatto lo Statuto della Regione, ed approvato in prima lettura, io ero ancora consigliere regionale, capogruppo di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Speciale per la redazione del nuovo Statuto, con presidente il compianto Giovanni Grasso.
Affrontammo, tra i vari argomenti da modificare rispetto al vecchio Statuto, proprio il modo di elezione del presidente, se direttamente dal popolo, o, com’era prima, dall’Assemblea consiliare. Rimandammo alla successiva legge elettorale la procedura di elezione dei consiglieri, della loro eleggibilità, o meno e della incompatibilità.
Nulla fu scritto sulla limitazione a due mandati dell’elezione del presidente: come scrissi con documentati esempi di decisioni giurisprudenziali e di presidenti di Regione che erano già al terzo mandato, pur se già in costanza della nuova legge elettorale nazionale che ne prevede il limite di due, proprio perchè la nostra legge elettorale regionale non ha ancora recepito questo limite, De Luca può candidarsi ancora.
E vengo al terzo argomento che pure ha tanto interessato la settimana trascorsa l’opinione pubblica e tutti i massmedia. La decisione del Comune, d’intesa con le altre Istituzioni (Prefettura, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza) sta intensificando i controlli sulla sosta abusiva che a Napoli ha raggiunto limiti insopportabili, fino a rendere impraticabili alcune strade per le macchine in seconda ed anche terza fila. Superfluo sottolineare che molte volte dietro gli abusivi si nascondono vere e proprie organizzazioni criminali. Tutto bene, dunque, per questa lotta.
Anche qui, però, scrissi sul “Roma” che la lotta all’abusivismo del parcheggio, fatta senza pensare alla soluzione del problema che attanaglia il povero automobilista, specie quello proveniente dalla provincia, con l’alternativa di parcheggiare la macchina solo nei garage privati che hanno aumentato a dismisura il costo orario (si arriva sino a 6 ero l’ora!) non aiuta certamente per la risoluzione definitiva del problema. Perché non “calmierare” questo esoso esborso con accordi tra i proprietari dei garage privati, come si fa con i tassisti o altre categorie eroganti servizi per la collettività?
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