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Bando al gossip, l’opposizione sia costruttiva

La manovra finanziaria è stata avviata alla Camera ed ha ottenuto un beneaugurante apprezzamento dai ‘mercati’ e dalle agenzie di rating più severe

Bando al gossip, l’opposizione sia costruttiva

Ignazio La Russa

La manovra finanziaria è stata avviata alla Camera ed ha ottenuto un beneaugurante apprezzamento dai ‘mercati’ e dalle agenzie di rating più severe ed inoltre è accompagnata dal cosiddetto spread ad un livello così basso che non si vedeva da anni.

Certo questi indicatori sul versante della Destra non sono mai stati molto  considerati ma, al contrario, nel mondo dell’establishment finanziario, a cui è tanto sensibile la sinistra che addirittura montò su questi dati quella violenta offensiva mediatica che condusse alle dimissioni Berlusconi, questi dati sono sempre stati considerati come indicatori assoluti delle condizioni economiche di un paese. Dunque sul piano economico il governo non è attaccabile in maniera credibile ed efficace.

L’opposizione, anche se divisa, ed il Pd in particolare, prova ad utilizzare lo strumento della vecchia lotta di classe, mobilitando Cgil e Uil sempre in servizio permanente contro la destra. Infatti da tempo il sindacato dei lavoratori, in particolare Cgil e Uil non hanno più con come antagonisti o interlocutori i datori di lavoro, i cosiddetti capitalisti, bensì il governo e ancor di più se si tratta di un governo di centrodestra.

Tuttavia anche su questa strada, nonostante l’impegno di Landini, signor ‘rabbia a gettone’ la mobilitazione non solo non riesce a unire le organizzazioni dei lavoratori, con il rifiuto sia della Cisl che della Ugl e del sindacato autonomo, ma non riesce a convincere principalmente proprio i lavoratori, perché il grosso della manovra con oltre 10 miliardi è proprio finalizzato a favore dei lavoratori dipendenti di fascia medio bassa, con la soppressione strutturale del cuneo fiscale.

Certo ci sono singole aree di gravi sofferenza come nel settore dell’automotive con la crisi di Stellantis e alcune aree manifatturiere, ma i dati occupazionali danno indici positivi quasi da record. Anche l’offensiva sulla sanità, che pure tocca un aspetto molto sensibile per gran parte dei cittadini, non riesce a caricare l’opinione pubblica contro il governo, sia perché si tratta di una situazione di inefficienza certamente non determinatasi negli ultimi due anni, sia perché qui le responsabilità sono addebitabili in primis alle regioni che hanno la competenza quasi esclusiva del settore

E allora? Non resta all’opposizione che dedicarsi alla politica del gossip e del ‘buco della serratura’. Mai come in questo periodo le prime pagine dei giornali e dei telegiornali ed anche i salotti dei talk show sono stati riempiti con notizie afferenti a fatti privati dei personaggi politici ovviamente ricadenti dal mondo del centrodestra. Nulla che riguardi gli atti o i provvedimenti assunti o proposti sulle questioni di merito rispetto ai ministeri o alle altre attività nel parlamento

Ecco il caso Boccia, ecco il caso Spano, due esempi di come fatti assolutamente irrilevanti sotto il profilo della gestione politica e amministrativa di Uffici di alto livello vengono cavalcati con accanimento mediatico e assecondati dai media di stampa e tv nazionali. Una comunicazione invasiva e pruriginosa di notizie da quarta pagina che invece conquistano spazi da prima pagina al punto da ridurre a comunicazione secondaria il gravissimo fenomeno delle intercettazioni e dei dossieraggi sia di origine da apparati deviati dello Stato sia di origine privata e banditesca.

Qui dunque non si contesta il diritto dovere della stampa di scoprire e riferire anche questioni private che in qualche modo influiscono sulla sfera pubblica ma questa attività, in sé legittima, non è accettabile se assume una rilevanza spropositata e distorsiva al punto di diventare arma politica e di condizionare la pubblica amministrazione. Tutto ciò proprio nel momento in cui emerge lo scandalo dossieraggi e si scoprono centrali eversive che si appropriano di dati sensibili personali di migliaia di cittadini. Si apprende di richieste di dossier in prevalenza su personalità di Destra addirittura sulla premier e su La Russa.

Ci sarebbe da chiedersi quale posizione avrebbe tenuto l’opposizione su questi dossier illegali se fossero stati acquisiti e manipolati mediaticamente. Mentre su questi temi fondamentali per la tenuta anche democratica del paese occorrerebbe un’opposizione costruttiva pronta al dialogo per la difesa del sistema delle informazioni sensibili che vede a rischio addirittura la banca dati del Viminale, e non invece pronta ad utilizzare politicamente i dossier che banditi cibernetici sono pronti a vendere insieme al proprio onore.

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